Lombardia, secolo XVI
BUSTO DI IMPERATORE
in marmo di Carrara, su piedistallo circolare modanato, alt. cm 84
Lombard, 16th century, a bust of an emperor, Carrara marble
L’opera è corredata di expertise di Sandro Bellesi che per la particolare caratterizzazione del volto, quali occhi dal taglio molto grande e labbra sottili e serrate sopra un lungo naso, confronta il busto con alcune teste in terracotta presenti nel fregio ornamentale della sagrestia della chiesa di Santa Maria presso San Satiro a Milano, riferite su base documentaria ad Agostino Fonduli o De Fundolis e databili al 1483. Il busto di imperatore offerto, tuttavia, secondo lo studioso “respira comunque un’aria pienamente cinquecentesca, come indica paradigmaticamente la resa originale della parte bassa della statua, dove, per smorzare il taglio netto del busto secondo un escamotage compositivo quasi barocco, viene inserito il morbido panno della clamide opportunamente drappeggiato. L’interesse dimostrato da questa opera per il mondo antico, soprattutto per le statue marmoree romane, sembra anticipare le svolte attuate da alcuni artisti di origine lombarda, nati intorno o poco oltre la metà del Cinquecento, attivi per lo più nell’Urbe tra lo scorcio dello stesso secolo e l’inizio del Seicento, tra i quali è sufficiente menzionare, per notorietà, il nome di Ambrogio Bonvicino (Milano, 1552 ca. – Roma, 1522) e quello di Giacomo Silla Longhi da Viggiù (Viggiù/Varese, 1550 ca. – Roma, 1617), artisti dediti, tra le altre cose, allo studio dell’antichità e al restauro di alcuni marmi archeologici.”.