Umberto Brunelleschi
(Montemurlo 1879 - Parigi 1949)
RITRATTO DI SIGNORA
olio su compensato, cm 119x119
PORTRAIT OF A LADY
oil on plywood, 119x199 cm
Esposizioni
Capolavori che ritornano. L'Ottocento e il primo Novecento nella collezione Banca Popolare di Vicenza. I dipinti, Palazzo Thiene, Vicenza, 6 dicembre 2014 - 8 febbraio 2015
Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia 1919-1930, Musei San Domenico, Forlì, 11 febbraio - 18 giugno 2017
Bibliografia
C. Dauriac, Les grands artistes italiens. Umberto Brunelleschi, in "Latinité", 5 marzo 1923
Umberto Brunelleschi (1879-1949), catalogo d'asta (Firenze, Gonnelli Casa d'Aste, 15 ottobre 2011) a cura di G. Ercoli e A. Berni, Firenze 2011, lotto 46
Capolavori che ritornano. L'Ottocento e il primo Novecento nella collezione Banca Popolare di Vicenza. I dipinti, catalogo della mostra (Palazzo Thiene, Vicenza, 6 dicembre 2014 - 8 febbraio 2015) a cura di F. Rigon, Vicenza 2014, pp. 44-45
E. Casotto in Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia 1919-1930, catalogo della mostra (Musei San Domenico, Forlì, 11 febbraio - 18 giugno 2017) a cura di V. Terraroli e M.A. Bazzocchi, Cinisello Balsamo 2017, pp. 360-361, n. 8.20
Del raffinato artista toscano Umberto Brunelleschi presentiamo in questa vendita il bellissimo Ritratto di Signora, nel quale è raffigurata una giovane donna dagli occhi vistosamente bistrati e dallo sguardo maliardo, colta in una posa volutamente enfatica da attrice in scena. La fascinosa signora potrebbe in effetti essere una delle molte attrici incontrate dall’artista nel suo soggiorno parigino, come farebbe pensare la presenza della maschera che la donna indica con un ventaglio nero tenuto chiuso nella mano, come necessario completamento della sua mise da sera. Nei primi decenni del Novecento, in tempi di grande attrazione per il circo e per il suo mondo, la maschera è un elemento che ricorre di frequente nei dipinti di autori delle più svariate correnti artistiche. Ad avallare l’importanza simbolica della maschera nell’opera pittorica di Brunelleschi concorrono i due intensi autoritratti che l’artista dipinge nel 1920 e nel 1938: nel primo, accanto al busto del famoso illustratore, compare proprio la maschera bianca presente nel dipinto in mostra; nel secondo, significativamente intitolato La commedia è finita, l’autore si raffigura in abito da Pulcinella, nell’atto di alzare la mascherina nera per svelare il volto segnato dal tempo e lo sguardo severo.
Nella ville lumière Brunelleschi si trasferisce nel 1900 insieme ai compagni di studio Giovanni Costetti e Ardengo Soffici e diventa un illustratore molto richiesto; i suoi lavori compaiono in famose riviste e pubblicazioni di lusso e vengono accostati, per raffinatezza e maestria di segno, alle coeve realizzazioni di Georges Barbier, Paul Iribe e Georges Lepape. Dalla metà del secondo decennio Brunelleschi si afferma anche come scenografo e costumista, e negli anni successivi porterà a termine le sue più importanti realizzazioni per opere teatrali italiane, francesi e tedesche. È a questo felice momento della sua carriera che risale il nostro Ritratto di signora, visibile in una fotografia pubblicata nell’articolo di C. Duriac, Les grands artists italiens. Umberto Brunelleschi del numero della rivista Latinité del 5 Marzo 1923, dove l’artista è immortalato nel suo studio proprio davanti a questo dipinto.
L’illustratore, pittore, scultore, scenografo e costumista è stato oggetto di accurati e approfonditi studi del professor Giuliano Ercoli, al cui contribuito si deve il rinnovato interesse per l’opera dell’artista toscano.