Artista toscano, sec. XVII
CENA IN EMMAUS
olio su tela, cm 126x176,5
Tuscan Artist, 17th century
THE SUPPER AT EMMAUS
oil on canvas, cm 126x176,5
Attribuita a Pietro Paolini nell’antica raccolta di provenienza, la tela qui offerta – notevole anche per dimensioni e per l’inusuale cornice decorata a conchiglie - unisce in realtà diversi riferimenti figurativi che concorrono a una presentazione piuttosto inusuale dell’episodio che conclude la sera della Resurrezione.
Sullo sfondo, la cornice marmorea della porta affiancata da colonne scanalate e, a sinistra, un vaso metallico di grandi dimensioni, alludono a un ambiente sfarzoso quasi reminiscente dei grandi banchetti veronesiani, un’impressione confermata dagli esotici personaggi a destra – un orientale e un moro – testimoni dell’epifania del Cristo risorto.
Più direttamente legati a modelli di ambito caravaggesco, i tre protagonisti e in particolare il discepolo che a destra spalanca le braccia nella sorpresa della rivelazione, ma soprattutto lo splendido brano di natura morta, accuratamente studiato anche nelle ombre proiettate, sulla tovaglia bianca perpendicolare alla superficie del dipinto.
A modelli lucchesi, e forse proprio a una tela del Paolini ricordata in un inventario del primo Settecento (… quadri di autori diversi appartenenti al card. Orazio Filippo Spada lasciati … in Lucca nelle mani dei suoi fratelli, 1716, n. 97 “Un quadro del Paolini pittore lucchese assai noto col Signore e due discepoli in Emmaus che porge loro il pane”) si rifà invece la fisionomia del Cristo e, per quanto defilato, il servitore sullo sfondo, tanto da spiegare il riferimento tradizionale del nostro dipinto all’artista toscano.