Per l'attesissima sessione primaverile, il dipartimento di International Fine Art propone un ricco ventaglio di opere di arti decorative. Tra i molti lotti degni di nota segnaliamo un importante bureau-plat stampigliato da Jacques-Philippe Carel, ebanista riconosciuto maître nel 1723 attivo per la Garde-Meuble royal, con committenti come la marchesa de Pompadour al castello di La Muette e le principesse Sophie e Louise figlie di Luigi XV a Versailles, e un grande arazzo di Aubusson tessuto in lana e seta tra il 1650 e il 1660 a raffigurare Mélinte accusa Dioclès davanti ai giudici di Siracusa, dalla serie dell’Ariane.
Sempre riferibile alla Francia è un grande piano in marmi e micromosaici che presenta stringenti confronti, tanto nella tecnica esecutiva quanto nell'impianto decorativo, con opere realizzate dal mosaicista e restauratore Francesco Belloni, nato a Roma nel 1772 e trasferitosi nel 1798 a Parigi per dare nuovo splendore alla tecnica del mosaico in Francia.
Uno sguardo all'Italia ci porta infine a segnalare una rara coppia di stipi lastronati in ebano e palissandro con intarsi e abbellimenti in osso inciso, interessante testimonianza di una tipologia di arredo diffusissima nelle raccolte principesche di tutta Europa dalla seconda metà del Cinquecento a tutto il secolo successivo e la cui produzione trova il proprio epicentro a Napoli.