TONDINO, GUBBIO, 1530 CIRCA
in maiolica con decoro a lustro rosso; diam. cm 25,5, diam. piede cm 6,9, alt. cm 4,2
A PLATE (TONDINO), GUBBIO, CIRCA 1530
Bibliografia di confronto
B. Rackham, Victoria and Albert Museum. Catalogue of Italian Maiolica, Londra 1977, p. 221 n. 659, tav. 104;
E. Sannipoli (a cura di), La via della ceramica tra Umbria e Marche: maioliche rinascimentali da collezioni, Gubbio 2010, pp.114-115 n. 23
Il tondino ha larga tesa con orlo arrotondato e cavetto profondo. Il decoro, delineato in blu di cobalto, delimita alcune metope sulla tesa ombreggiando gli ornati. Il blu riempie poi il fondo nel cavetto dando risalto al decoro con fiore a girale lumeggiato in lustro oro con tocchi di lustro rosso. Il cavetto è delimitato da una larga fascia in lustro rosso, mentre sulla tesa si alternano metope riempite da embricazioni ad altre con dente di lupo “prospettici” separati da metope minori con un decoro rettangolare riempito a lustro su fondo blu. Sul retro alcune linee concentriche in lustro rosso.
Il tondino appartiene probabilmente alla produzione del primo trentennio del Cinquecento, di cui fu artefice la bottega di Mastro Giorgio Andreoli o di Mastro Giacomo Paoluccio, e di cui esistono alcuni esemplari datati in collezioni pubbliche e private.