Scuola napoletana, inizio sec. XVIII
CAPRICCIO ARCHITETTONICO CON FIGURE
olio su tela, cm 133x199
Neapolitan school, early 18th century
AN ARCHITECTURAL CAPRICCIO WITH FIGURES
oil on canvas, cm 133x199
Bibliografia di riferimento
G. Sestieri, Il capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo, 3 voll., Roma 2015
La suggestiva scena rientra nel filone del capriccio architettonico napoletano dei più noti Gennaro Greco detto "Il Mascacotta" (1663–1714) e Leonardo Coccorante (Napoli, 1680–1750): per l’articolazione complessa e l’animazione creata dalle figure che popolano il fantasioso tempio sulla sinistra e il primo piano si mostra più in linea con le vedute ideate da Greco.
Il gusto per un’inventiva più articolata con architetture spesso arricchite da statue di singolare vitalità che si configurano quasi come veri e propri personaggi trova riscontro nel repertorio pittorico di Gaetano Brandi (Napoli 1610 – 1696?) non di rado confuso con Pietro Cappelli (attivo a Napoli sulla fine del XVII secolo. Morto giovane a Napoli nel 1734 o nel 1724): di entrambi è Bernardo De Dominici a darci notizie.
L’impostazione scenografica e la particolare attenzione ai dettagli di scultura e ornato architettonico e le figure prossime a quelle di Nicola Viso, pittore attivo a Napoli all’inizio del Settecento, fanno però propendere per Cappelli che secondo De Dominici “ebbe maniera forte e fu ne scuri un poco soverchio amico della terra negra” da cui secondo lo storiografo consegue l’assenza di quella bellezza di tinte proprie di Leonardo Coccorante, dallo stesso Cappelli biasimato come pittore di poca inventiva (B. De Dominici, Vite de’ pittori, scultori, ed architetti napoletani, Napoli 1744, III, pp. 565-567).