(Filosofia - Illustrati 500) DONI, Anton Francesco. I marmi del Doni. In Venetia, Gio. Battista Bertoni, 1609. [CON:] Il Cancellieri del Doni, libro della memoria. In Venetia, appresso i Gioliti, 1589. [CON:] Il Cancellieri del Doni, libro dell’eloquenza. In Vinegia, appresso Gabriel Giolito de’ Ferrari, 1562.
FIRST EDITION of the Book of Eloquence, bound with the famous Marbles and with the Book of Memory. They are all works of bizarre dialogues with lovely woodcut illustrations. A few defects. Detailed description, condition report and additional images upon request.
PRIMA EDIZIONE del Libro dell’eloquenza, rilegato con i famosi Marmi e con il Libro della memoria. Sono tutte opere di dialoghi bizzarri. Nei Marmi, il Doni finge di essere stato tramutato in un uccello, libero di volare e di ascoltare le conversazioni di chi si raduna, per chiacchierare, sui “marmi”, le scalinate in marmo del Duomo di Firenze. Include una dissertazione sull’ignoranza presso gli antichi (con immagine di antico romano con orecchie d’asino), due pazzi che discorrono d’astrologia, un discorso sui titoli dei libri “i quali se non sono curiosi, non hanno esito”, uno scambio di idee su una “moglie fastidiosa, e superba, la quale pretendea superiorità con l’huomo”, motti e burle, scambi di idee su traduttori e compositori dei libri, la burla del pesce marinato e dei maccheroni, disquisizioni contro gli uomini effeminati, sulla chiromanzia, fisionomia, ecc. Il libro della Memoria è una raccolta di aneddoti relativi agli antichi e ai moderni (incluso uno su Dante), mentre il libro dell’Eloquenza affronta una grande varietà di argomenti, incluso il “Fine del leggere”: “I buoni libri non sono scritti per passare il tempo leggendogli, né si debbono usare per istratiare il tempo; ma per gouernarsi nelle fortune felici et infelici a tempo. Leggere et intendere è da huomo, leggere et non intendere è da animale.”
In 4to (200 x 143 mm) in 5 parti. [viii] 66 carte; 40 carte; 81 [i.e. 79] carte (assente K8 bianca); 56 pp.; 64 pp. La terza parte contiene in realtà anche la quarta parte dei Marmi, con proprio frontespizio, ma la numerazione è continua. Marche xilografiche ai frontespizi, vignette xilografiche nel testo, iniziali e fregi xilografici. Testo in corsivo. Mezzo vitellino inizio Ottocento con tassello in marocchino verde al dorso. -- Primo frontespizio restaurato lungo il margine esterno, sottile e leggera macchietta d’inchiostro blu al margine inferiore di alcuni fascicoli, minimi restauri ad H10, forellino con minima perdita a d5, piccolo difetto alla parte superiore della cerniera anteriore, ma nel complesso buona copia.