BOOK, MANUSCRIPTS AND AUTOGRAPHS

Firenze, 
wed 24 May 2023
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210

Vincenzo Chiarugi
(Empoli, 1759 - 1820)

(Manoscritto - Medicina) CHIARUGI, Vincenzo (1759-1820). Trattato Quarto - Dei Tumori. [CON:] Patologia e semiotica di Vincenzo Chiarugi. 1804. [CON:] Corso teorico pratico di chirurgia di Vincenzo Chiarugi.

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(Manoscritto - Medicina) CHIARUGI, Vincenzo (1759-1820). Trattato Quarto - Dei Tumori. [CON:] Patologia e semiotica di Vincenzo Chiarugi. 1804. [CON:] Corso teorico pratico di chirurgia di Vincenzo Chiarugi.

 

TRE MANOSCRITTI CARTACEI, DI CUI IL PRIMO PRESUMIBILMENTE AUTOGRAFO. Nonostante i confronti con documenti autografi di Chiarugi conservati presso istituzioni non si è pervenuti ad attribuzioni certe. Il Corso teorico pratico è quasi sicuramente di un copista, visto il frontespizio decorato e la grafia molto ordinata. Si tratta comunque di opere apparentemente inedite.

 

Vincenzo Chiarugi (1759-1820) studiò a Empoli e quindi si trasferì a Pisa per gli studi universitari, ove si addottorò in filosofia e medicina nel 1779. Nell’anno successivo svolse il regolare periodo di tirocinio presso l’Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze. Il 23 giugno 1780 ottiene l’autorizzazione ad esercitare la professione “di medico fisico in Firenze e città, e terra e castella e luogo di S. A. Reale”. Due anni più tardi fu nominato medico astante in Santa Maria Nuova, il maggiore ospedale fiorentino, di cui divenne successivamente soprintendente per il reparto maschile. Nel 1788, Chiarugi divenne Primo Infermiere dell’ospedale di Bonifazio, dove si trasferì con i suoi assistiti. L’apertura dell’ospedale fu accompagnata dall’edizione, nel 1789, del Regolamento dei regi spedali di Santa Maria nuova e di Bonifazio. Il fondamentale trattato medico Della pazzia in genere e in specie pubblicato negli anni 1793-94 fu sovvenzionato dal Granduca di Toscana con 75 scudi ed ebbe diffusione scientifica anche al di fuori dei confini italiani. Dal 1792, Chiarugi fu socio dell’Accademia dei Georgofili a Firenze. Nel 1804 la Toscana fu colpita da un’epidemia febbrile di probabile origine tifoidea e Chiarugi fu incaricato di occuparsene. In qualità di medico epidemiologo organizzò le operazioni di polizia sanitaria, compito che ebbe modo di riassumere durante l’epidemia di tifo a Firenze nel 1817. Nel 1805 fu il primo titolare della cattedra di “malattie afrodisiache e perturbazioni intellettuali”, la prima al mondo. Vincenzo Chiarugi ebbe la geniale idea di promuovere un nuovo atteggiamento medico di assistenza ai malati di mente.

 

Trattato Quarto - Dei Tumori

 

Opera suddivisa in 3 sezioni, la prima dedicata ai tumori in generale, la seconda ai tumori in particolare (tumori linfatici, tumori cistici, ecchimosi, aneurisma, escrescenze cutanee, nei, verruche e porri, corno, polipo, fungo, lipoma, ecc.), la terza ai tumori in specie (idroftalmo, pterigio, orzaiolo, otite, polipo al naso, tumori del collo, delle mammelle, dei genitali, porri venerei, condilomi, emorroidi, idrocele, spermatocele, sarcocele, polipi all’utero, ecc.) L’autore descrive con dovizia di particolari le caratteristiche delle parti affette, la sintomatologia e i possibili trattamenti chirurgici e le cure.

 

Manoscritto cartaceo in 4to piccolo (ca. 203 x 148 mm) con testo su una colonna di 23 linee in grafia corsiva in inchiostro bruno. Collazione: [115] carte, di cui l’ultima bianca (il testo termina alla carta [114] recto con la dicitura “Fine del Trattato dei Tumori”). Fascicoli rilegati e conservati entro chemise cartonata coeva. -- Assente l’ultima carta bianca del dodicesimo e ultimo fascicolo che è di sei carte (mentre i precedenti sono tutti di dieci carte), asportato il margine inferiore dell’ultima carta di testo (circa 3 cm), ultima carta bianca fragile e con perdite, un angolo strappato (senza perdite) e un altro piccolo strappo, pallidi aloni e macchie, ma testo sempre perfettamente leggibile.

 

Patologia e semiotica di Vincenzo Chiarugi. 1804.

 

Il volume si apre con un frontespizio e con un indice che elenca le seguenti voci: nozioni preliminari; patologia; malattie in generale; cause di malattia in generale; abito di corpo; temperamenti; alimenti; applicati esteriori; atmosfera; rimedi esterni; contagi; sangue; moto muscolare; sensazioni, e passioni d’animo; sintomi delle malattie; forma delle malattie; semiotica; dei segni della sanità, e predisposizione; dei segni diagnostici della malattia, e sua forma generale; dei segni indicanti le mutazioni della malattia; dei segni prognostici della malattia. Alla pagina 1 inizia il “Corso d’Istruzioni Mediche - Parte Seconda - Nozioni Preliminari”; nel primo capitolo è menzionata la teoria biologica ideata da John Brown nel XVIII secolo (“Brownismo”) con le due scale dell’“eccitamento” ed “eccitabiiltà”. L’opera termina con la frase “In generale gli occhi dimostrano lo stato del corpo più attivamente di qualunque altra parte colla loro espressione mentre essi servono di linguaggio principale nelle passioni.”

 

Manoscritto cartaceo in 4to piccolo (ca. 218 x 150 mm) con testo su una colonna di 18 linee in bella grafia corsiva in inchiostro bruno. Collazione: [2] carte (frontespizio e indice) seguite da 248 pagine e da [2] carte bianche. Fascicoli rilegati e conservati entro chemise cartonata coeva. -- Una porzione di pagine, dalla 85 alla 175 circa, ha l’angolo inferiore esterno molto fragile, con parti bruciate dall’inchiostro e perdite, pallidi aloni e macchie, ultime due carte bianche attaccate in un punto e sciupate, primo bifolio sciolto.

 

Corso teorico pratico di chirurgia di Vincenzo Chiarugi D. M. Med.o Chir. del R.o Spedale di Bonifazio Profess. Onor. della Regia Università di Pisa. P.o Lett.e in Firenze. Socio di vari Accademie. &cc. &cc. &cc.

 

Questo terzo volume si apre con un frontespizio entro cornice decorativa e prosegue con: Prolegomena; delle ferite parte prima; delle punture e delle incisioni; delle lacerazioni e delle contusioni; delle ferite d’arme da fuoco; vari capitoli sulle “ferite complicate” (con emorragie, veleni ecc.)b; delle ferite parte seconda; delle ferite della testa; delle ferite della faccia; delle ferite al collo; delle ferite al petto; delle ferite all’addome; 

 

Manoscritto cartaceo in 4to piccolo (ca. 207 x 145 mm) con testo su una colonna di 18 linee in bella grafia corsiva in inchiostro chiaro. Collazione: [132] carte suddivise in diciassette fascicoli segnati al margine inferiore della prima carta “Tom. I” seguito dalle lettere dell’alfabeto dalla “B” (secondo fascilo) alla “R”. Fascicoli rilegati e conservati entro chemise cartonata coeva. -- Primi due fascicoli slegati, qualche pallido alone marginale ma bel manoscritto su carta forte con grafia piacevolmente leggibile.

 

I tre volumi sono conservati in una custodia moderna.

 

(3 volumi)