(Manoscritto - Medicina - Storia toscana - Siena) GROTTANELLI DE SANTI, Stanislao (1788-1874). Miscellanea. Discorsi, memorie, storie, ricerche, trattati, &c. Fisico-Mediche, e Chirurgiche, ed altro &c&c. Anno 1807.
INTERESTING COLLECTION OF AUTOGRAPH WRITINGS OF THE SENESE DOCTOR STANISLAO GROTTANELLI. Detailed description, condition report and additional images upon request.
INTERESSANTE RACCOLTA DI SCRITTI AUTOGRAFI DEL DOTTORE SENESE STANISLAO GROTTANELLI. Il manoscritto si apre con un frontespizio disegnato che reca in calce le iniziali “S.G.” racchiuse in un serto d’alloro con accanto il timbro nobiliare del conte Ugo Grottanelli; a seguire, una carta di indice elenca saggi di Barzellotti, Lodoli, Turchi, Bossuett [sic], Alessandri, Angioloni, Bianconi, Pietro Cagnacci, Salvatore Cagnacci, Calamati, Grottanelli, Mocenni, Passeri, Petroni, Vitali. Nello specifico, il volume contiene scritti di varia natura e lunghezza, che appaiono essere per lo più lezioni lette dal professor Giacomo Barzellotti nel 1807 e trascritte dal suo allievo Stanislao Grottanelli, come si desume dalla Dissertazione Sopra l’Analogia, che passa fra la Nutrizione delle piante, e degli Animali (pp. 153-162), la quale reca in calce la dicitura “Fatta da me Stanislao Grottanelli l’anno 1807. Letta nella scuola dell’ecc.mo sig. D. Giacomo Barzellotti Lettor di Teorie Chirurgiche […]”.
Giacomo Barzellotti (1768-1839), considerato il caposcuola della medicina legale italiana, fu allievo dell’anatomista Paolo Mascagni (1755-1815) e contribuì alla pubblicazione della sue famose tavole anatomiche. Stanislao Grottanelli (1788-1874) fu medico, chirurgo, studioso e ricercatore. Formatosi presso il Seminario arcivescovile e l’Ateneo di Siena seguendo corsi in varie discipline, si laureò infine in medicina e filosofia nel 1808 (dunque la datazione del presente manoscritto coincide esattamente con il suo ultimo anni di studi). Insegnò dal 1821 al 1849 presso varie università (Firenze, Siena, Pisa), fu membro di numerose Accademie italiane e straniere e rivestì varie cariche cittadine. Nominato cavaliere dell’Ordine di Santo Stefano, successivamente ottenne la croce al merito dal granduca di Toscana. Nel 1824 fu portavoce degli insegnamenti anatomici di Paolo Mascagni presso l’Istituto delle scienze di Parigi. Oltre alla succitata Dissertazione, recano il nome di Grottanelli la traduzione dal francese l’Elogio storico della vita di Pietro-Giuseppe Desault chirurgo in capite dello Grande Spedale l’Umanità di Parigi (pp. 183-194), la traduzione dal latino di un’orazione del Barzellotti intitolata La vita, e la salute è affine in salvo dal vajolo?, il teorema Il cervello non è un apparato glanduloso, che separi umore alcuno comprensibile … (15 pagine, con in calce la dicitura “Di Stanislao Grottanelli letta la mattina del dì 19 Maggio 1808 nell’Imperiale Accademia dei Fisio critici. Anno 4° dei miei studi”), e altri tre saggi elencati all’indice. Gli ulteriori numerosi scritti, per quanto non rechino il nome di Grottanelli, appaiono vergati dalla stessa mano, seppure su carte diverse e leggere variazioni nella grafia, e dunque presumibilmente in tempi diversi. Si segnalano i seguenti:
- Trattato su la difficoltà di respiro, o ambascia (20 carte, ove sono trattate dispnea, apnea, catarro soffocativo, incubo, sincope, asfissia, annegamenti, rianimazione, strangolamenti, asfissia dei neonati, ecc.);
- Fenomeno singolare. Lettera d’un fisico naturalista (Girolamo Barzellotti) rapporto ai sassi, che trovansi ai lagoni della maremma volterrana paragonati con quelli caduti nella campagna senese il 16 giugno, anno 1794;
- Introduzione alla terapia chirurgica. Prefazione accademica (10 carte, con al termine la dicitura “Lezione prima fatta alla [non legitur] gioventù studente chirurgia nel Regio Spedale di Siena il dì di 26 aprile 1802 dal dottor Giacomo Barzellotti);
- Dissertazione. Che cosa intendono i fisici per moto e su quali basi s’aggira questa scienza (in fine: Vittorio Mocenni 1807, letta nello stesso anno da Barzellotti);
- Se il feto, che piglia il nutrimento nell’utero possa nutrirsi anche fuori di esso (in fine: Agostino Vitali, 1804, letta da Barzellotti nel 1807);
- Delle lussazioni (in fine: Cagliostro Calamati, 1806, letta da Barzellotti nel 1807);
- In che modo il sangue acquista il color rosso, e come poi lo perde (Giuseppe Passeri 1806, letta da Barzellotti nel 1807);
- Dell’origine del calore animale, e come si propaga a tutte le parti;
- Orazione funebre per Maria Teresa (12 carte; in fine: composta dal Turchi in morte dell’Imperatrice);
- varie dissertazioni sulla generazione, sul feto, estrazione di un feto vivo, passaggio della materia morta in vivente, straordinaria obliquità dell’utero (con illustrazione);
- Sopra la varietà di Venere negli animali (Maupertius);
- Oraison funebre de la Reine de la Grande-Bretagne (15 pagine scritte fittissime);
- Miologia secondo il metodo di Albino con la nuova nomenclatura;
- Storia ragionata di una frattura alle ultime due vertebre cervicali (15 pagine);
- Lettura di alcuni fenomeni elettro-chimici osservati in gran parte, con nuovi principi spiegati (16 pagine);
- 47 pagine con margini ampi che trattano Della Anepitimia ovvero della diminuizione, o perdita di appetito, o degli appetiti diminuiti, o affatto perduti), seguita da Dell’impotenza virile, e poi altri argomenti quali coma sonnolenza, letargo, apoplessia, paralisi, astenia.
Il manoscritto si chiude con un “Prospetto del sistema di Linneo” e una tavola in rame raffigurante la struttura di un “Albero genealogico”.
Manoscritto cartaceo in 8vo (205 x 150 mm) di [224] carte che recano una numerazione coeva non sempre sequenziale ma senza apparenti mancanze nel testo. Mezza pergamena leggermente posteriore con tassello al dorso, tagli azzurri. -- Il margine inferiore è talvolta rifilato con perdita dei testo, tracce del tempo.