BOOK, MANUSCRIPTS AND AUTOGRAPHS

Firenze, 
wed 24 May 2023
Live auction 1173
221

(Mondi utopici) DONI, Antonio Francesco. Mondi Celesti, Terrestri, et Infernali de gli Academici Pellegrini. In Vicenza, appresso gli heredi di Perin Libraro, 1597 (In Vicenza, per Giorgio Greco, 1597).

(Mondi utopici) DONI, Antonio Francesco. Mondi Celesti, Terrestri, et Infernali de gli Academici Pellegrini. In Vicenza, appresso gli heredi di Perin Libraro, 1597 (In Vicenza, per Giorgio Greco, 1597).

 

Copy in a, elegant contemporary binding of this Vicenza edition of Doni’s Mondi, published for the first time in 1562. A work of bizarre dialogues, in which Doni expounds the utopia of an anarchist-communist society ordered according to Thomas More’s Utopia and with reminiscences of the Platonic Republic. A few defects. Detailed description, condition report and additional images upon request.

 

Esemplare in graziosa legatura coeva di questa edizione vicentina dei Mondi del Doni, pubblicato per la prima volta nel 1562. Opera di dialoghi bizzarri, nella quale tuttavia il Doni espone l’utopia di una società anarchico-comunista ordinata secondo l’Utopia di Tommaso Moro e con reminiscenze della Repubblica platonica. La prima traduzione italiana dell’Utopia di Moro, a cura di Ortensio Lando, peraltro, era stata pubblicata nel 1548 proprio da Anton Francesco Doni. Il motivo della “città ideale”, al centro della discussione fra il Pazzo e il Savio, fornisce inoltre all’autore la possibilità di evocare i progetti di urbanistica razionale di architetti quali l’Alberti, il Filarete, Leonardo. La copia di Clemente Micara (1879-1965), cardinale, arcivescovo cattolico e diplomatico italiano, al servizio della Santa Sede, cui si deve il merito della ricostruzione delle Chiese distrutte dalla Seconda Guerra Mondiale. Cardinale vicario della diocesi di Roma dal 1951 fino alla morte, si mise in luce per aver costruito nella città eterna più di cento chiese, nel periodo della grande espansione cittadina del dopoguerra e del boom economico.

 

In 8vo piccolo con grandi xilografie ai frontespizi delle due parti (una ritrae il Doni). Alla collazione è risultata assente solo E28, bianca. Pergamena rigida settecentesca decorata a secco con mandorla ai piatti, dorso liscio con tassello (difetti), contropiatti in carta decorata, tagli rossi. Timbro a secco dell’arcivescovo Clemente Micara. -- Due fascicoli bruniti, pallidi aloni e fioriture occasionali.