A LARGE EWER STAND, MONTELUPO, EARLY 17TH CENTURY
GRANDE BACILE DA ACQUERECCIA, MONTELUPO, INIZI SECOLO XVII
in maiolica decorata in policromia con arancio, blu, verde, giallo e bruno di manganese; diam. cm 44, alt. cm 4,5
Bibliografia di confronto
F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, II, Montelupo 1998, pp. 203-204, pp. 386-387 nn. 336-337;
C. Ravanelli Guidotti, Maioliche “figurate” di Montelupo, Firenze 2012, pp.100-101 figg. 14-16;
Ravanelli Guidotti C., Maioliche di Montelupo. Stemmi, ritratti e “figurati”, Firenze 2019, p. 47 figg 26a-d
Il grande bacile con centro umbonato ha forma baccellata nell’umbone stesso, nell’ampia fascia di stacco e nella breve tesa; il verso, interamente smaltato ma privo di decori, è apodo. Il decoro policromo interessa l’intera superficie del recto e mostra al centro un emblema non identificato, in uno scudo incorniciato da una cornice sagomata a cartouche e accompagnato da angioletti ai lati e da un serafino nella parte superiore sormontato da un cimiero con lunghe piume. Intorno all’umbone, un anello rilevato interessato da sottili decori fitomorfi in bruno su fondo giallo e verde chiaro, dal quale partono ventiquattro baccellature concave disposte a raggera, decorate da arpie alate, satiri, angeli, piccoli animali e sirene, in un tripudio di figure che si ripetono in uno stile più acquarellato nei toni dell’azzurro sulla breve tesa dipinta di blu.
Il grande bacile da acquereccia appartiene alla categoria delle opere cosiddette “da pompa”, che vede nella produzione di Montelupo alcuni importanti esempi e confronti, spesso associati all’emblema di famiglie nobiliari e all’ornato a raffaellesche. Alcuni esemplari sono stati pubblicati da Carmen Ravanelli Guidotti, associati allo stile tardo, insieme ad un orcio da farmacia di collezione privata con il decoro in monocromo blu, con il quale il confronto sembra particolarmente pertinente.
Gli esemplari finora conosciuti sono collocabili cronologicamente tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, come ad esempio i bacili conservati al Museo di New York e al Bargello di Firenze, datati rispettivamente 1617 e 1626. Un confronto decisamente pertinente ci viene infine da un bacile coerente per forma del Museo del Louvre, che presenta una decorazione a figure diverse nelle baccellature e nella tesa, tutte realizzate in colore monocromo blu di cobalto (inv. OA 11261), datato al primo quarto del XVII secolo.