Ara monumentale
Marmo bianco a grana fine
H. 90 cm; largh. 95 cm; prof. 90 cm
Età romano-imperiale, fine I – II secolo d.C.
Frammento di forma parallelepipeda di un’ara monumentale di elevata qualità formale; quest’ultima verosimilmente appartenente a una tomba anch’essa monumentale e di grande impegno architettonico.
Il frammento è realizzato a partire da un unico blocco monumentale scolpito sui quattro lati; su ciascun lato, in posizione centrale, è scolpita un'edicola, aggettante dalla superficie di fondo, con timpano triangolare sorretto da una cornice a dentelli, da un architrave e da due colonne tortili di ordine corinzio. Al centro di ciascuna edicola sono ricavate delle nicchie a forma di valva di conchiglia, rese con accurato realismo; entro queste nicchie doveva stagliarsi l’immagine della figura onorata, che tracce di mantello consentono di riconoscere come maschile. Nel tratto superiore del blocco marmoreo, sopra una cornice con elaborata modanatura delimitata da lesene di ordine corinzio (poco conservate), corre un fregio a girali d'acanto. Il frammento risulta inoltre attraversato da un tubo libatorio a sezione circolare destinato al versamento delle offerte dalla superficie alla cavità sotterranea.
L’elaborato gioco architettonico che caratterizza il frammento è riscontrabile, in forme ancor più accentuate, su un altare esagonale di età severiana al Museo Archeologico di Siviglia; si confronti anche, a titolo esemplificativo, l’edicola da Todi ai Musei Vaticani (Arachne, n. 1171386).
Bibliografia: O. Rodríguez Gutiérrez, El teatro romano de Itálica. Estudio arqueoarquitectónico. Monografias de arquitectura romana 6, Madrid 2004, pp. 556-557; M. Mathea-Förtsch, Römische Rankenpfeiler und pilaster. Schmuckstützen mit vegetabilem Dekor, vornehmlich aus Italien und den westlichen Provinzen, Magonza 1999.
La Soprintendenza ABAP di Firenze, Pistoia e Prato ha intenzione di dichiarare questo lotto di interesse archeologico particolarmente importante