Collezione archeologica
Marmo greco insulare, forse pario (statua femminile e torso virile); terracotta rosso-bruna (sigillo egizio)
H. 65 cm; h. 29 cm; diam. 8 cm
I secolo a.C. – I secolo d.C; I secolo d.C.; Nuovo Regno
Si compone di due sculture di notevole rilevanza storico-artistica e archeologica in marmo insulare greco, probabilmente pario e di un sigillo egiziano.
La statua di maggiori dimensioni, a due terzi del vero, conserva la parte inferiore del tronco e le gambe di una figura femminile stante, con la destra piegata e scartata di lato; il peplo che veste la figura, per nulla schematico nella resa delle pieghe irregolari del panneggio, ne sottolinea ed esalta le forme sinuose, risultando particolarmente aderente sul retro. Potrebbe trattarsi di una rappresentazione della dea Artemide, soprattutto in virtù della presenza di un foro all'altezza della coscia sinistra, possibile alloggiamento dell'arco.
Il torso virile, di ottima qualità e probabilmente appartenente a una replica in formato ridotto di un originale famoso, verosimilmente lisippeo, presenta muscolatura ben rilevata con ampi pettorali e leggera torsione verso destra accompagnata dal profilo leggermente obliquo delle spalle. Si ritiene che possa raffigurare un "satiro versante", soprattutto sulla base della presenza dell'attacco della coda sul retro.
Il sigillo egizio di forma troncoconica reca impresso un testo in geroglifico che sembrerebbe restituire una formula funeraria.
Collezione archeologica dichiarata di eccezionale interesse archeologico con Decreto della Direzione Generale per i Beni Archeologici MIBAC dell'8 giugno 2001