Giovanni Grubacs
(Venezia 1829 - Pola 1919)
NIGHT CELEBRATION OF THE ANNEXATION OF VENETO BY ITALY
oil on canvas, 53x76.5 cm
signed lower left
FESTEGGIAMENTI NOTTURNI PER L'ANNESSIONE DEL VENETO ALL'ITALIA
olio su tela, cm 53x76,5
firmato in basso a sinistra
Il plebiscito del Veneto del 1866, conosciuto ufficialmente anche come Plebiscito di Venezia, delle province venete e di quella di Mantova, avvenne nelle giornate di domenica 21 e lunedì 22 ottobre e sancì l'annessione al regno d'Italia delle terre cedute alla Francia dall'Impero austriaco a seguito della Terza guerra d'indipendenza. Vittorio Emanuele giunse a Venezia il 7 novembre per ripartire alla volta di Udine il 12 novembre e la città lagunare fu sconvolta dalla gioiosa reazione della popolazione e da cinque giornate di festeggiamenti. La stampa dette grande risalto all’evento e molti dipinti consegnarono alla memoria gli episodi più salienti delle celebrazioni, tra cui ricordiamo il grande dipinto di Gerolamo Induno Vittorio Emanuele a Venezia, oggi conservato al Museo del Risorgimento di Milano. Numerose furono le opere eseguite anche da quegli artisti che venivano definiti ‘pittori di prospettive’, tra i quali Giovanni Grubacs, che in tale maniera continuavano la tradizione settecentesca dei celebri ingressi di principi e ambasciatori. Giovanni Grubacs, testimone tra più rappresentativi della tradizione vedutistica veneziana dell’800, tramanda alla nostra memoria lo storico evento con una coppia di dipinti, qui presentati in catalogo, quale testimonianza della gioiosa reazione del popolo veneto all’avvenimento, immortalando una scena diurna e una notturna. Del resto, l’attenzione del pittore per ricercati effetti di luce era ben nota negli esiti della spettacolarità dei notturni, in cui le architetture dei palazzi sono accese da inattesi bagliori (come le note Festa notturna sul Canal Grande e La festa del Redentore). Abilità che in questo caso Grubacs sfrutta nel ritrarre la folla festante che accoglie la barca del Re tra lo sventolare di vessilli italiani. La scena fissa nella memoria il momento in cui la barca con il Re attraversa il Canal Grande, ove i bagliori dei fuochi e delle lanterne illuminano a destra Palazzo Vendramin Calergi e a sinistra Palazzo Belloni Battaglia, Fondaco del Megio e Fondaco dei Turchi, mentre sullo sfondo si stagliano la cupola e il campanile della chiesa di Santa Lucia.
Il dipinto, è firmato “Giov. Grubacs”, invece del più diffuso “G. Grubacs”, come un’altra opera di questo stesso periodo, Piazza San Marco con l’acqua alta, sempre realizzata per commemorare l’arrivo del Re.