Antonio Mancini
(Roma 1852-1930)
VIEW OF SAN PETER IN ROME
oil on canvas, 60x76 cm
signed lower right
VEDUTA DI SAN PIETRO A ROMA
olio su tela, cm 60x76
firmato in basso a destra
Provenienza
H. W Mesdag, L'Aja
Maison Artz
William Merritt Chase;
Raccolta Baccolini, Milano
Luigi Colombo, Milano
Collezione privata, Gallarate
Collezione privata
Esposizioni
Catalogus Tentoonstelling Antonio Mancini, L'Aja, Pulchri Studio Den Haag, ottobre-novembre 1897
Catalogus Teentoonstellingvan Schilderrijen en Pastels door Antonio Mancini, L'Aja, Pulchri Studio Den Haag, luglio-agosto 1902
E. Somarè (a cura di), Opere inedite nella Raccolta alberto Baccolini, Milano, Galleria Guglielmi, 29 marzo-1 aprile 1951
G. C. Ghiglione (presentazione di), Arte pittorica dell'Ottocento, Genova, Galleria d'Arte Sant'Andrea, 29 marzo-12 aprile 1958
Bibliografia
Catalogus Tentoonstelling Antonio Mancini, catalogo della mostra (L'Aja, Pulchri Studio Den Haag, ottobre-novembre 1897), l'Aja 1897, n. 27 o 29 (col titolo Gezicht te Rome)
D.B. Mancini, I De Kroniek. Mancini I in Pulchri Studio, in "De Kroniek, 8, 1902, 399, p.257.
Catalogus Teentoonstellingvan Schilderrijen en Pastels door Antonio Mancini, catalogo della mostra (L'Aja, Pulchri Studio Den Haag, luglio-agosto 1902), l'Aja 1902, n.38 (col titolo Stadsgezicht-Rome)
E. Somarè (a cura di), Opere inedite nella Raccolta alberto Baccolini, catalogo della mostra (Milano, Galleria Guglielmi, 29 marzo-1 aprile 1951), Milano 1951, n. 69
A. Schettini, Un singolare paesaggio di Antonio Mancini, in "Arte figurativa antica e moderna", novembre-dicembre 1957, ripr. p.51
G. C. Ghiglione (presentazione di), Arte pittorica dell'Ottocento, catalogo della mostra (Genova, Galleria d'Arte Sant'Andrea, 29 marzo-12 aprile 1958), Genova 1958, p.11, n.53, ripr. tav.1
A. Schettini, La scuola napoletana, in Nicodemi, Borgiotti, Schettini, I Grandi pittori dell'800 italiano, vol.III, Milano 1961, ripr. tav. XCVI, (San Pietro in Roma)
F. Bellonzi, Antonio Mancini, Milano 1978 (I ed. 1962), p.26
M. Monteverdi (a cura di), Storia della pittura italiana dell'Ottocento, Varese-Milano 1975, vol. I, ripr. tav. CVIII
H. Pennock, Antonio Mancini en zijn relatie met Nederland, tesi di dottorato (Rijksuniversiteit Utrecht), settembre 1985, p.102. n.25.
A. Schettini, L'Ottocento napoletano nelle collezioni private, Napoli 1999, ripr. tav. XC
C. Virno, Antonio Mancini. Catalogo ragionato dell’opera, I, Roma 2019, p.276, ripr. n.422
La suggestiva veduta di Roma presentata in catalogo venne realizzata da Antonio Mancini per il pittore-committente Mesdag tra il 1893 e il 1894.
Nel novembre 1893 Mancini scrive a Mesdag che sta lavorando, per lui ‹‹a quattro vedute di Roma distanze diverse misurate con la graticola matematicamente uguali per spazio che deve risultare limitazione. Sono state lavorate sulla loggia di S.E. il Marchese Capranica del Grillo Ristori››. In un appunto coevo l’artista aggiunge: ‹‹Dormo in una stanza dal Portiere Pierangeli Nicola nel Palazzo di S.E. Il Marchese Giorgio del Grillo sulla Loggia. Incominciavo a lavorare dei paesaggi vedute di Roma››. Mesdag, il 9 aprile 1894 scrive a Mancini di aver ricevuto queste vedute e di aver inviato al pittore una somma di 1000 franchi.
Dei quattro dipinti che Mancini realizzò per Mesdag solo tre sono già stati identificati; dell’ultimo non si hanno ancora notizie.
Le due opere con vedute della cupola di San Pietro sullo sfondo compaiono insieme alle mostre al Pulchri Studio de L’Aja del 1897. De Kroniek riporta: ‹‹Due visioni di Roma elevano questo eccezionale pittore a grandi altezze. Le enormi campiture di colore date a vorticose pennellate di un particolare colore trasmettono un’impressione potente di una grande città architettonica››. (Cfr. C. Virno, Antonio Mancini. Catalogo ragionato dell’opera, I, Roma 2019, p.276, ripr. n.421)
La versione proposta nel presente catalogo, di formato più piccolo, passa poi di proprietà alla “Maison Artz” presso cui è documentata nella successiva mostra tenutasi al Pulchri studio nel 1902 ed è citata in catalogo come Stadsgezicht (Rome), con un valore assicurativo di 1650 fiorini. È quasi certamente questa la veduta di San Pietro (St. Peter’s Rome) appartenuta al pittore americano William Merritt Chase, presente alla vendita della sua collezione (New York 1912, n.146) e richiamata anche recentemente da Giovanna Ginex (G. Ginex 2016, p.78, nota 35). In epoca imprecisata, questo dipinto rientra in Italia, dove, nella seconda metà degli anni Cinquanta, è documentato, presso Luigi Colombo alla Galleria Carini di Milano. A quest’opera è dedicato un breve scritto di Alfredo Schettini pubblicato nel 1957 su “Arte figurativa antica e moderna” con il titolo: Un singolare paesaggio di Antonio Mancini. (Cfr. C. Virno, Antonio Mancini. Catalogo ragionato dell’opera, I, Roma 2019, p.276, n.422)