A COFFEE POT, MANUFACTORY ANTONIO MARIA COPPELLOTTI, LODI, 1740
CAFFETTIERA, MANIFATTURA DI ANTONIO MARIA COPPELLOTTI, LODI, 1740
in maiolica dipinta in policromia. Sul retro etichetta Mostra di Maioliche – Museo Poldi Pezzoli Milano con il n. 90; alt. cm 19, diam. base cm 10
Bibliography
G. Gregorietti (a cura di), Maioliche di Lodi, Milano e Pavia, cat. della mostra Poldi Pezzoli, Milano 1964, n. 89, n. 90 e tav. a colori.
Comparative Bibliography
F. Ferrari, La Ceramica di Lodi, Azzano di San Paolo 2003, p.159, n. 83.
La caffettiera ha forma orientaleggiante alla turca, il corpo costolato si allarga verso il basso e poggia su un basso piede. L’opera si differenzia dalle altre della manifattura per la presenza del versatoio che parte secondo un gusto orientale dalla pancia per salire verso l’orlo, mentre il cannello si diparte da un elegante elemento decorativo a rilievo e sale sinuoso fino al becco a forma di testa di drago che trattiene in bocca un breve tubicino; anche l’ansa è sagomata e segue l’andamento sinuoso tipico della manifattura, ma con un’angolatura iniziale e una sezione più ampia e squadrata. Il coperchio segue la costolatura del corpo e si alza per terminare in una presa a bottone. Il decoro “a paesaggini” è qui proposto in una versione arricchita: su un lato la figura di un cinese con alto copricapo e un piccolo bastone in una mano, sull’altro un’architettura “a castelletto” nei toni del giallo arancio, il tutto accompagnato da steli fioriti e fogliati. Sul coperchio si ripetono in miniatura la figura del cinese e il castelletto.
Lo stile e la materia con smalto spesso, grasso, corposo e con pochi difetti, l’uso sapiente del bolo armeno a dare alcuni toni di rosso presenti nei fiori e sapientemente coperto da una pennellata per impedirne la bollitura, ma anche la forma lodigiana inusuale, quasi ad imitazione di qualche opera metallica, oltre all'ornato stesso con la figura del cinese che vanta pochi riscontri (ad esempio quello presente in una caffettiera dalla forma classica con un cinese con ombrellino al museo di Sevres (inv. n. 02CE4592-908511) o quello seduto a fumare una lunga pipa nella tazzina cilindrica presentata nella in mostra al Poldi Pezzoli del 1964), ma qui volutamente associato a una forma orientaleggiante, tutto ciò fa di quest’opera, anch’essa esposta alla mostra del Poldi Pezzoli nel 1964, un esempio cardine della produzione lodigiana della manifattura Coppellotti nel periodo attorno agli anni quaranta del secolo XVIII.