IMPORTANT MAJOLICA FROM RENAISSANCE TO THE 18TH CENTURY

Florence, 
thu 26 October 2023
Live auction 1252
12

Bottega Giovanni Della Robbia
(Firenze, 1460 - Firenze, 1550)

CRESPINA WITH FRUIT AND ANIMALS, WORKSHOP OF GIOVANNI DELLA ROBBIA, CIRCA 1520

€ 6.000 / 9.000
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CRESPINA WITH FRUIT AND ANIMALS, WORKSHOP OF GIOVANNI DELLA ROBBIA, CIRCA 1520

 

CRESPINA CON FRUTTA E ANIMALI, BOTTEGA DI GIOVANNI DELLA ROBBIA, 1520 CIRCA

terracotta invetriata policroma, cm 16x25x24

 

Bibliografia di confronto

G. Gentilini (a cura di), I Della Robbia e l’arte nuova della scultura invetriata, Firenze 1998, pp. 277-280 nn. III.19-III.22, pp. 312-313 n. IV.17

 

La composizione è costituita da una crespina con il corpo scandito da profonde baccellature su alto piede circolare, interamente smaltata di bianco, sulla quale poggia una ricca composizione di frutta e verdura adagiata su un letto di foglie, e abitata dai consueti “protagonisti” della bottega robbiana, ossia alcuni animaletti da orto o da aia (lucertola, ranocchia, lumaca), che testimoniano forse l’influenza della sempre crescente produzione pittorica dei maestri fiamminghi, ormai un modello ben presente anche presso le botteghe degli artisti fiorentini. I frutti e gli ortaggi sono resi con grande naturalezza, quasi pronti per essere staccati dalla composizione, e questo porta a pensare ad una funzione esclusivamente decorativa della coppa, destinata probabilmente all’ornamento della casa, seppur mantenendo il significato ben augurante che deriva dall’idea dell’abbondanza che viene trasmessa. Questo modellato ricco e plastico assai naturalistico dei frutti e la scattante vivacità degli animaletti ci porta ad assegnare la composizione alla mano di Giovanni e della sua bottega, maggiormente attenti ai valori dell’ornato.

Questa crespina rappresenta al momento un’interessante aggiunta alla produzione robbiana, in quanto all’abbondanza di cestini a canestro traboccanti di frutta e a quella delle composizioni con funzione di tappo per i vasi decorativi, non corrispondono esemplari di questo genere, fatta eccezione per una coppa di frutta baccellata, assegnata però alla mano di Girolamo della Robbia, e forse eseguita nel periodo trascorso alla corte di Francia.