A TILE, CASTELLI D’ABRUZZO, ATTRIBUTED TO CARMINE GENTILI, CIRCA 1750
MATTONELLA, CASTELLI D’ABRUZZO, CARMINE GENTILI (ATTR.), 1750 CIRCA
in maiolica dipinta in policromia, cm 18,6x26
Comparative Bibliography
G. Anversa, La Collezione Francesco Franchi e la donazione alla Pinacoteca di Varallo Sesia, II, Borgosesia 2007, pp. 50-53 nn. 16-17;
L. Arbace, Maioliche di Castelli. La raccolta Acerbo, Ferrara, 1993.
La placca ha forma rettangolare e rappresenta la scena evangelica della Samaritana al pozzo. La scena trae ispirazione dall’incisione di Guido Reni (Bartsch VII, t. II, n. 203) da un dipinto di Annibale Carracci per palazzo Sampieri, oggi conservato alla Pinacoteca di Brera a Milano. Gesù seduto al pozzo parla con la Samaritana mentre gli apostoli commentano il fatto da lontano. L’incisione di riferimento era sicuramente presente nelle botteghe castellane, come dimostrano altre opere con decorazione analoga, come ad esempio una mattonella attribuita a Gentile Aniello del comune di Castelli o il magnifico vaso Di Carlo Antonio Grue, oggi alla Pinacoteca di Varallo, oltre alla mattonella custodita nella collezione Acerbo, dove i personaggi sono rappresentati a figura intera. Qui il pittore si è limitato a raffigurare la parte centrale dell’incisione, dando importanza ai protagonisti principali, dipinti con sicurezza. Lo sfondo con paesaggio già molto accurato ci porta a considerare l’autore come attivo nella bottega di Carmine Gentili, allievo di Carlo Antonio, che prediligeva temi biblici e mitologici, attivo nella seconda metà del XVIII secolo.