IMPORTANT MAJOLICA FROM RENAISSANCE TO THE 18TH CENTURY

Florence, 
thu 26 October 2023
Live auction 1252
67

Carlo Antonio Grue
(Castelli, 1655 - Castelli, 1723)

A PLATE, CASTELLI D'ABRUZZO, CARLO ANTONIO GRUE, CIRCA 1675-1685

€ 5.000 / 8.000
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A PLATE, CASTELLI D'ABRUZZO, CARLO ANTONIO GRUE, CIRCA 1675-1685

 

PIATTO, CASTELLI D’ABRUZZO, CARLO ANTONIO GRUE, 1675-1685 CIRCA

In maiolica dipinta in policromia e oro, diam. cm 26,4, alt. cm 3,4

 

Comparative Bibliography

C. Fiocco, G. Gherardi, L.S Fakhri, Majoliques italiennes de la renaissance. Collection Paul Gillet, Quetigny 2015, p. 294, n. 196.

 

Il piatto ha cavetto profondo, poggia su piede ad anello poco rilevato ed è dotato di larga tesa orizzontale. Il decoro in policromia a gran fuoco, con tocchi di oro, mostra una scena di caccia agli uccelli: in primo piano un uomo e una donna tolgono i volatili catturati dalla rete mentre, sullo sfondo, dame e personaggi attendono la cattura con delle piccole gabbiette aperte. La tesa è interessata da girali fogliate e fiorite intervallate da alcuni putti ignudi che guardano la scena da diverse prospettive.

Il piatto, che per grafia e stile pittorico molto si avvicina alle modalità artistiche di Carlo Antonio Grue, trova riscontro in opere simili del pittore maiolicaro abruzzese. I personaggi sono delineati in azzurro e via via dipinti con gli altri colori e con le lumeggiature in oro: e addirittura in oro sono delineate alcuni decori e figure. A tal proposito si vedano ad esempio il piatto con scena della Gerusalemme Liberata della collezione Matricardi, che condivide con il nostro le modalità pittoriche in particolar modo della tesa, o anche il piatto con Isabella e Orlando e quello con la caccia al leone, entrambi conservati al Museo di San Martino. Ma anche con la tesa a girali, prova però di putti, del piatto della collezione Gillet a Lione raffigurante una scena di pesca.