AN EWER, CENTRAL ITALY, HALF 16TH CENTURY
VERSATOIO, ITALIA CENTRALE, METÀ SECOLO XVI
in maiolica dipinta in policromia; alt. cm 32,5
Bibliography
U. Ojetti (a cura di), Catalogue de la Collection Pisa, Milano 1937, vol. I p. 89 n. 567; vol. II tav. CIX
Comparative Bibliography
J. Rasmussen, The Robert Lehman Collection. 10. Italian Majolica, New York 1989, p. 241 n. 157;
G.C. Bojani, C. Ravanelli Guidotti, A. Fanfani, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza. La donazione Galeazzo Cora. Ceramiche dal Medioevo al XIX secolo, Milano 1995, pp. 133-134.
Il vaso farmaceutico ha corpo globulare rastremato verso il piede, appena aggettante e poggiante su base piana, ansa a nastro, cannello che parte dalla spalla portato alto di forma cilindrica. collo alto cilindrico con orlo tagliato a stecca. Il decoro interessa l’intero vaso con un motivo alla porcellana sul collo e sotto l’ansa, con un decoro geometrico con due file parallele di rettangoli sul piede, mentre sotto il cannello, dipinto di giallo, una larga ghirlanda di fiori circonda l’emblema farmaceutico che lega le lettere dcB; due metope sui fianchi racchiudono un motivo floreale a girali.
Il vaso, noto alla critica in quanto proveniente dalla famosa Collezione Pisa, trova riscontro in esemplari simili con decori di maggiore o minore complessità. Vasi apotecari con il medesimo emblema sono presenti al MIC di Faenza nella collezione Cora (invv. 21441, 21300, 21453), mentre la forma e il decoro della ghirlanda trovano riscontro in un grande orciolo da farmacia con ritratto maschile al centro della composizione, conservato al MET di New York, che presenta la stessa impostazione morfologica e decori analoghi nel piede, nonché scelte cromatiche nella tavolozza molto prossime, vaso questo che non ha trovato nel corso degli studi attribuzioni convincenti, restando opera incerta.