Innocenzo Spinazzi, Bust of Peter Leopold of Habsburg-Lorraine, patinated putty
Innocenzo Spinazzi
(Roma 1726 - Firenze 1789)
BUSTO DI PIETRO LEOPOLDO DI ASBURGO LORENA
stucco patinato, cm 83x75x31
Comparative literative
Roberta Roani, Ritratti inediti di Pietro Leopoldo di Asburgo Lorena, in “Paragone”, LII/40, 2001, pp. 36-37 e 49
Il romano Innocenzo Spinazzi si trasferì a Firenze nel 1770 quando, ormai quasi quarantacinquenne, aveva alle spalle una carriera di specialista nel restauro dell’Antico grazie all’impiego come aiuto nella bottega di Bartolomeo Cavaceppi, il più stimato restauratore del pieno Settecento, contattato dalla corte dei Lorena per andare a ricoprire il ruolo di scultore di corte a Firenze. Pur occupandosi soprattutto del restauro delle antichità delle collezioni medicee, Spinazzi eseguì numerosi ritratti in marmo a Firenze, e questo di Busto di Pietro Leopoldo di Asburgo Lorena è un’altra versione autografa di quello conservato in Palazzo Pitti. Sappiamo che già nel 1770 Spinazzi aveva presentato al conte Orsini di Rosemberg un busto di gesso rappresentante il ritratto di S.A.R. “per sentirne l’approvazione”. La fortuna riscossa dal ritratto di Pietro Leopoldo è attestata dall’esistenza di altre redazioni in stucco e gesso, con finiture diverse, certamente pensate per il collezionismo privato fiorentino. La Gazzetta Toscana del luglio 1773 sottolineava come il busto fosse “fatto all’uso dei busti degli antichi imperatori”.