A MOULDED BOWL (CRESPINA), RIMINI, PITTORE DELLA CREAZIONE DI ADAMO, CIRCA 1570-1575
CRESPINA, RIMINI, PITTORE DELLA CREAZIONE DI ADAMO, 1570-1575 CIRCA
in maiolica dipinta in policromia con blu di cobalto, verde ramina, bruno di manganese, giallo antimonio nei toni del giallo e dell’arancio. Corpo di forma baccellata con superficie rilevata e orlo mosso, mostra al verso le tracce dell’attacco dell’alto piede appena estroflesso, oggi perduto. Il decoro a policromia occupa l’intera superficie e raffigura l’apparizione di Dio a Noè e alla sua progenie, così come illustrato dalla legenda scritta al verso all’interno del piede D con Noe Santo e cõ suoi/ discendenti, episodio biblico (Genesi 9,8-17) in cui al termine del diluvio Dio pone um patto com Noè dichiarando che non ci sarà mai più un diluvio e aggiungendo: “Ecco il segno del patto… Io pongo il mio arco nella nuvola e servirà di segno del patto fra me e la terra”. La scena istoriata riprende in parte, con l’aggiunta di alcuni personaggi e la mediazione del pittore, una xilografia di Bernard Salomon presente nel testo Historiarum memorabilium ex Genesi descriptio per Guglielmum Paradium, edita a Line nel 1558. Il piatto trova riscontro nelle produzioni della seconda metà del secolo delle grandi botteghe presenti nel ducato di Urbino, dai Fontana ai Patanazzi, ma soprattutto con opere ormai riconosciute delle fornaci di Rimini. Ed è proprio qui, attraverso un confronto puntuale con le opere del Pittore della creazione di Adamo, che possiamo trovare il contesto artistico di origine, per il quale si veda in particolare una crespina, di morfologia differente, con Adamo ed Eva e il Serpente del Museo di Dresda oppure quella con Bacco ebbro in collezione privata, entrambe pubblicate da Riccardo Gresta, il quale nell’analisti stilistica dei pezzi sottolinea la medesima qualità pittorica, la versatilità dell’autore nell’interpretare le incisioni e alcuni dettagli compositivi nella natura del paesaggio che ci confortano nell’attribuzione; diam. cm 27, diam. piede cm 11, alt. cm 7,2
Comparative literature
R. Gresta, O. De lucca, La ceramica a Rimini nel Cinquecento, Rimini 2020, pp. 82-83 n. 22; pp. 90-91 n. 26