A DISH, LIGURIA, 18TH CENTURY
PIATTO, LIGURIA, SECOLO XVIII
in maiolica policroma, cavetto largo, balza molto bassa e larga tesa appena obliqua con orlo arrotondato appena rilevato. L’ornato in bruno di manganese con tocchi di verde e giallo su isole aeree riproduce le modalità già note in letteratura come a “macchietta” e spesso associate alla marca con “globo crucifero” e doppia iniziale L, tradizionalmente attribuita alle fornaci albisolesi di Luigi Levantino verso la metà del Settecento. Si vedano a confronto il piatto da barbiere già pubblicato da Barile e conservato ai Musei civici di Palazzo Rosso a Genova e soprattutto il grande vaso con anse dello stesso museo, oltre al piatto del Museo di Villa Cagnola a Varese (inv. n. C204) con marca analoga e alcuni piatti conservati al Castello Sforzesco di Milano (inv. n. 1379). Marca tocco in bruno sul retro con lettere L.L.; diam. cm 30,2, alt. cm 3,5
Comparative literature
C. Barile, Antiche ceramiche liguri, Milano 1965, tavv. CXII e CXIV;
R. Ausenda, in AA.VV. La collezione Cagnola. II. Arazzi, sculture, mobili ceramiche, Busto Arsizio 1996, p. 181 n.53