Ancora un vaso imperiale milionario e un totale di oltre 3 milioni per l’arte orientale di pandolfini [..]

La vendita del 15 giugno 2021 di Arte Orientale ha fatto segnare un ottimo risultato complessivo che ha sfiorato i 3.200.000 euro di incasso totale con un incremento del 307% del monte stime.

I numeri ottenuti dall’asta sono importanti in assoluto, raggiunti grazie a un catalogo di quasi 300 lotti che si è fatto apprezzare dal mondo collezionistico internazionale per la varietà di opere e oggetti di qualità, con ottima conservazione e spesso unici e inediti.

Proprio queste peculiarità hanno fatto si che anche questo catalogo si caratterizza per alcuni risultati eccezionali, primo tra tutti un VASO IMPERIALE della Dinastia Qing con Marchio e del Periodo Qianlong (1736-1795) aggiudicato per 1.715.500 euro a un collezionista straniero collegato telefonicamente che con rilanci ponderati l’ha conteso lungamente ad altri compratori stranieri presenti in sala.

Il vaso, in porcellana Famiglia Rosa realizzato con la tecnica Doucai, ha forma a balaustro con due anse in forma di drago Kui ai lati del collo elegante e affusolato, decorato con simboli di buon auspicio. Il corpo ovoidale è dipinto con la scena dei “cento ragazzi” che celebrano la festa di primavera tra montagne e nuvole. La scena è dipinta con una tale perizia tecnica da immaginarla a tre dimensioni con tutti i personaggi che si animano. Il tema dei “cento ragazzi” era molto popolare durante la dinastia Qing, poiché rappresentava il desiderio di avere molti figli per continuare le proprie radici e garantire prosperità e stabilità. Questa decorazione appare per la prima volta nella dinastia Song (960 – 1279) e diventa più popolare nel periodo Ming, raggiungendo proprio sotto il regno Qianlong (1736 – 1795) la massima espressività e innovazione (lotto 37).

Per il vaso e altri lotti erano collegati collezionisti da diverse parti del mondo, inutile dire che l’Oriente era il più rappresentato, e proprio uno di questi collezionisti orientali si è aggiudicato per 337.000 euro il GRANDE PIATTO della Dinastia Qing con Marchio e del Periodo Yongzheng (1722-1735), decorato con un delicato tema di fiori e rami fioriti nei toni della Famiglia Rosa. Al centro del cavetto vi sono tre fiori di peonia appena sbocciati attorno ai quali volano sei farfalle, mentre sulla tesa si rincorrono rami di pruni, rose e magnolie; al retro si dispiega una serie concentrica e senza soluzione di continuità di onde che s’infrangono sulle quali volano leggeri petali rosa di magnolia (lotto 51).

E se vaso e piatto non hanno tradito le attese confermando le buone sensazioni della vigilia, altri lotti hanno riservato piacevoli sorprese come la SCULTURA in bronzo dorato di Guandi, Cina Dinastia Ming secolo XVI-XVII, che dai 10.000 euro di partenza ha chiuso una bella gara a 95.000 euro (lotto 86).

 

 

 

 

Anche molto combattuta con rilanci rapidissimi è stata la gara che si è conclusa con l’aggiudicazione per 85.000 euro, forse inaspettata nelle dimensioni, di uno SGABELLO a cinque gambe dalle forme tondeggianti esaltate da una “materica” lacca rossa totalmente intagliata a motivi di fenici, fiori e foglie, realizzato in Cina durante la Dinastia Qing-Ming (lotto 108).

 

Esulando dai due top lot, bisogna evidenziare che tutta la porcellana è stata oggetto d’attenzione e interesse, buon esempio è il bel GRUPPO DI OTTO IMMORTALI paludati in eleganti vesti, realizzati in porcellana policroma che recano sotto alla base il marchio inciso squadrato Zeng Longsheng. Queste otto figure hanno più che triplicato la richiesta passando di mano a 68.750 euro (lotto 55).

In tema di porcellana è interessante segnalare che l’interesse dei collezionisti e degli operatori del mercato ha premiato in particolare i vasi, grandi e piccoli, in coppia o singoli. Portiamo solo alcuni esempi: un grande VASO, Cina tarda Dinastia Qing XIX-XX, decorato in policromia con una scena di battaglia ora è in una nuova collezione per 11.875 euro, oltre cinque volte la richiesta (lotto 204); una COPPIA DI VASI, Cina tarda Dinastia Qing, in porcellana color Celadon con delicati paesaggi dipinti entro riserve circolari profilate in oro, è stara battuta a 15.000 euro, più di sette volte la richiesta (lotto 216); un VASO, Cina Dinastia Qing secolo XIX, decorato con melograni e pipistrelli con una serie di rilanci serratissima è stato aggiudicato a 21.250 euro (lotto 35).

La porcellana non era solo vasi: una COPPIA DI CIOTOLE, Cina Dinastia Qing con Marchio e del Periodo Daoguang (1820-1850), decorate a fiori e riserve, una su fondo turchese e una su fondo giallo graffiato entrambe con decoro in bianco-blu all’interno, è passata di mano per 15.000 euro (lotto 196), mentre due CIOTOLE Cina Dinastia Qing con Marchio e del Periodo Qianlong (1735-1796) in porcellana bianco-blu decorata a fiori e rami in ming style, che costituivano un solo lotto, sono state combattute tra web e un compratore in sala che se le è aggiudicate per 32.500 euro (lotto 31).

Si deve ricordare anche un bel PIATTO, Cina dinastia Qing secolo XIX, decorato con un motivo di draghi e perla fiammeggiante in color “pulce” che reca la firma Qianlong, che è passato di mano a 20.000 euro (lotto 36).

Infine, da annotare il successo ottenuto in linea generale dalle giade, scure, color spinacio, verde celadon, bianca o verde pallido come quella in cui è stato realizzato l’INTAGLIO, Cina Dinastia Qing secolo XVIII, con cinque saggi in un paesaggio montano che è stata battuta a 25.000 euro (lotto 21) o il GRUPPO DI TRE GIADE di piccole dimensioni, forme e colori differenti con ricchi ed eleganti intagli che ora è in una nuova collezione per 16.250 euro (lotto 148), e non ultimo va ricordato il successo più che esponenziale di una COPPIA DI INCENSIERI con coperchio realizzati in giadeite finemente intagliata, Cina XX secolo, che sono passati di mano per 50.000 euro (lotto 165).