Due cataloghi per tre aste nate e organizzate per essere vissute in presenza ma che, a causa delle disposizioni “anticovid”, hanno avuto corso solo tramite collegamenti telefonici, offerte scritte e online sulla la Piattaforma Pandolfini Live.
Un ostacolo occorso a ridosso delle vendite e superato in breve con l’impegno corale dell’intero staff che ha consentito di svolgere ugualmente bene le tre vendite che in totale hanno incassato 2.200.000 euro con percentuali importanti per alcuni settori specifici come i Dipinti del XIX secolo che hanno registrato l’89% di venduto e oltre il 140% sulle monte stime, mentre è di oltre il 190% quello delle Stampe dal XV al XIX secolo e dei Libri e Manoscritti che, tra l’altro, hanno venduto il 91% dei lotti offerti.
La tre giorni si è aperta con un catalogo ARCADE, opere di qualità ma con range di stima più accessibile rispetto al consueto standard Pandolfini, dedicato ai dipinti dal XVI al XX secolo, premiato da un pubblico attento ad aggiudicarsi lotti interessanti di scuola italiana come di altre scuole europee.
Tra i risultati più interessanti per i DIPINTI ANTICHI segnaliamo una tela di Scuola inglese del XVII secolo, il RITRATTO DI ELISABETTA STUART regina d’Inghilterra ritratta con un ricchissimo abito, che ha letteralmente volato a suon di rilanci fino all’importante cifra di 62.500 euro (lotto 146). Non meno sorprendente è stata la gara dell’affascinante RITRATTO DI CAVALIERE DI MALTA, un olio su tavola iscritto sulla cornice “AVTOVR DE LA / VIE HVMAINE / MAINT ORAGE / VA VOLANT” della Scuola di Fontainbleau del XVI secolo che dai 5000 euro di partenza ha corso fino alla cifra di 49.980 euro (lotto 129), sempre per il Cinquecento francese, nello specifico la Scuola di Fontainbleau, bisogna ricordare anche PROFILO ALLEGORICO DI DONNA, passato di mano per 20.580 euro (lotto 130): due aggiudicazioni che non hanno smentito il grande interesse che avevano suscitato nei giorni che hanno preceduto l’asta.
Ha rispettato le attese l’aggiudicazione per 50.000 euro di LE VESTI DEGLI ORDINI RELIGIOSI, una sorta di dizionario figurativo degli abiti talari composto da ben 126 tele che, unite, formano una composizione di 140 x 400 cm realizzata in Italia Centrale nel corso del XVII secolo (lotto 143), come pur il severo RITRATTO DI GENTILUOMO di Scuola Lombarda del XVI entrato in una nuova collezione a fronte di 25.000 euro (lotto 154), mentre ha chiuso a oltre tre volte la richiesta, 27.500 euro, l’intenso e intrigante RITRATTO MASCHILE di Scuola Romana del XVII secolo (lotto 163); per il Seicento si deve ricordare anche l’aggiudicazione per 35.000 euro de LA MADDALENA AL SEPOLCRO, una tela ad olio dipinta da un Artista lombardo (lotto 137).
Non smentiscono il loro fascino le Vedute di Venezia con i suoi canali, i palazzi e le chiese, ma su tutte spiccano le tante viste di Piazza san Marco che si staglia su un celo di un azzurro cristallino, un soggetto che senza soluzione di continuità ci porta dall’antico alla sezione dedicata all’OTTOCENTO che si è praticamente aperta con l’importante, e forse inatteso successo di una VEDUTA ANIMATA DI PIAZZA SAN MARCO dipinta all’ora del tramonto dal pittore ceco Josef Carl Berthold Pütner, contesa vivacemente fino ai 30.000 euro con cui è passata di mano (lotto 203). Trai risultati più significativi anche i 25.000 euro con cui è stato aggiudicato l’incantevole IL SALUTO ALLA PRIMAVERA, un olio su tela da annoverare tra i capolavori del pittore amalfitano Pietro Scopetta (lotto 246); molta attenzione ha ottenuto il piccolo e significativo nucleo di dipinti siciliani, in particolare il bel PAESAGGIO DOPO LA PIOGGIA di Mario Mirabella venduto a 5.500 euro, pari a cinque volte la stima (lotto 283), il REAL DUOMO DI ERICE di Onofrio Tommaselli aggiudicato a 4.700 euro (lotto 287) e L'AGAVE di Francesco Lojacono passato di mano per 6.875 euro (lotto 288).
Il RITRATTO DI GENTILUOMO, sereno ed elegante come tutte le opere di egual soggetto di Matteo Corcos, è stato aggiudicato a 12.500 euro (lotto 245), mentre sono passati di mano a 11.875 euro sia il l’acceso e luminoso BAGNETTI DI ANTIGNANO dipinto nel ’22 da Gino Romiti (lotto 279), sia IL CHIERICHETTO del napoletano Vincenzo Irolli (lotto 282).
Grande interesse hanno infine suscitato i tre dipinti dell'artista tedesco Rudolf Levy appartenuti alla collezione di Arturo Loria, la cui famiglia aveva dato riparo a Firenze al pittore ebreo prima della sua deportazione ad Auschwitz. I tre dipinti, tutti a olio su tela di dimensioni importanti e diverse tra loro, sono FIAMMA del 1942, STILLEBEN MIT PORTRÄT /(HOMMAGE À PICASSO) e ATELIERSTILLEBEN MIT GEÖFFENETER BALKONTÜR entrambe del 1943, aggiudicate rispettivamente a 26.250, 25.000 e 37.500 euro (lotti 332, 333, 334).
In ultimo, le aggiudicazioni dei lotti in catalogo confermano il fascino e l’interesse per la scultura, in particolare di quella che ritrae figure femminili come TESTA DI FANCIULLA, un marmo di Emil Wolff, ora in una nuova collezione per 27.500 euro (lotto 216).
Per quanto riguarda le OPERE SU CARTA si evidenzi anche con questa vendita la vivacità del settore frutto di una interesse in continua crescita per disegni e stampe antichi.
La presentazione di due disegni inediti di un artista veneziano ancora poco conosciuto, Girolamo Gambarato, ha riscosso il meritato successo con l’aggiudicazione a 17.500 euro per la suggestiva raffigurazione, sia sul recto che sul verso, del PARADISO (lotto 5); non da meno l’interesse per il raffinato RITRATTO FEMMINILE di Rosalba Carriera che ha notevolmente superato la stima dopo una vivace e combattuta gara conclusasi a 20.000 euro (lotto 125). Molto apprezzati e combattuti anche i due disegni di Giacomo Guardi, DUE SCENE DELL’INCENDIO DI SAN MARCUOLA, che sono in una nuova collezione per 9.375 euro (lotto 145).
La sezione dedicata alle stampe ha mostrato la sempre viva attenzione per gli antichi maestri, e davvero eccellenti i risultati per la selezione di mappe antiche che chiudevano il catalogo. Tra queste da segnalare i 18.750 euro con cui è passata di mano la MAPPA DEL MONDO incisa da Cornelis De Jode (lotto 308) e i 20.580 euro per quella di VENEZIA di Ludovico Ughi (lotto 313), ma da ricordare anche l’aggiudicazione per 10.000 euro del PROSPETTO DI ROMA VISTA DAL GIANICOLO, un’acquaforte di Giuseppe Vasi (lotto 304).
Lo straordinario successo ottenuto dall’asta di LIBRI E MANOSCRITTI conta oltre alle percentuali di valore assoluto anche aggiudicazioni importanti, tra queste i 32.500 euro raggiunti dopo un’agguerrita battaglia tra i telefoni e la piattaforma Pandolfini Live da l’ORACIO DEVOTISSIMA miniata su pergamena a fine Quattrocento (lotto 416).
Una serie di rilanci ha fatto schizzare a 17.500 euro l’insieme di libretti per le NOZZE DI MARIA DE’ MEDICI (lotto 493); notevoli rialzi anche per il magnifico ATLANTE MAGINI aggiudicato al doppio della sua stima a 12.500 lotto (lotto 509) e per la splendida raccolta settecentesca di VEDUTE DI ROMA incise dal Vasi che è passato di mano a 13.750 euro (lotto 562). Non da meno è cresciuto nel corso della licita il Bettoni, il più bel libro italiano d’ORNITOLOGIA dell’Ottocento, ora in una nuova collezione a fronte di 20.000 euro (lotto 567), e 20.000 euro è la cifra con cui è stato aggiudicato anche il DIALOGO DI GALILEO GALILEI (lotto 504), mentre poco meno, vale a dire 19.110 euro, è la cifra pagata dal nuovo proprietario de I QUATTRO LIBRI DELL’ARCHITETTURA di Andrea Palladio (lotto 474).
Da segnalare, inoltre, la vendita per 16.250 euro della straordinaria copia della COSMOGRAPHIE di Munster e Belleforest, illustrata da 156 mappe e vedute, interamente rubricata, e in una legatura seicentesca con il monogramma dei celebri bibliofili francesi Alexandre e Paul Petau (lotto 471).
Tutti i lotti della sezione di manoscritti sono stati aggiudicati a prezzi che hanno in alcuni casi decuplicato le loro basi d’asta, un esempio su tutti è quello sull’ORDINE DEI CAVALIERI DI MALTA, passato di mano a 6.250 euro (lotto 418), e anche incunaboli e post-incunaboli hanno acceso vivaci gare d’asta.
Sorprendente anche la vendita della spettacolare DIVINA COMMEDIA illustrata da Amos Nattini che notoriamente è difficilissima da vendere in ragione della mole monumentale eppure combattuta tra due telefoni fino all’aggiudicazione finale a 6.000 euro (lotto 579).