Il 16 dicembre da Pandolfini si rinnova l’appuntamento invernale con l’asta di ARGENTI italiani ed europei, un’asta che costituisce una delle sessioni dell’articolato catalogo proposto con il marchio ARCADE, un logo che, mantenendo le caratteristiche che contraddistinguono il brand Pandolfini, identifica un’offerta di qualità economicamente meno impegnativa dei consueti cataloghi.
Le vendite ARCADE sono il risultato di un sottile equilibrio di differenziazione dell’offerta che, nello specifico, ha portato Roberto Dabbene e Chiara Sabbadini Sodi esperi del dipartimento, a selezionare 100 lotti tra i quali brilla un gruppo di lucerne, di manifatture ed epoche differenti ma tutte preziose nella raffinatezza di modellature e ceselli ed eleganti nelle loro linee slanciate come la rara lucerna francese, con coppa in vetro realizzata nel 1815 circa, stimata 3.500/4.500 euro. Di eguale ricercatezza è la lucerna, con nodo e coppa portaolio decorati da foglie stilizzate, realizzata a Genova del 1805 offerta a 2.000/3.000.
Poi due lucerne romane: una piccola con il fusto a giovinetto in abiti classici e una coppia di farfalle a formare la ventola creata dall’argentiere Stefano Sciolet e, in contrasto, una imponente con fusto a figura di Mercurio di Gioacchino Belli. Le due luci capitoline sono in catalogo rispettivamente a 2.500/3.500 e 10.000/15.000 euro.
L’argento di Belli proviene da una collezione fiorentina alla quale appartengono anche tre coppie di monumentali saliere, due create da Jean-Baptiste-Claude Odiot, l’argentiere parigino per eccellenza nel periodo napoleonico; in una coppia la saliera è rette da una figura femminile alata inginocchiata su base rettangolare, nell’altra è dorata e poggia su una base rocciosa, entrambe sono stimate 3.000/4.000 euro. È, invece, di 2.500/3.500 euro la richiesta per la terza coppia, in cui la conchiglia porta sale è sorretta da una figura di putto con coda di pesce, realizzata del fiorentino Scheggi, uno degli orafi più importanti della città gigliata.
Inoltre, il catalogo affronta molti dei temi cari al collezionismo degli agenti, quindi non mancheranno teiere, zuccheriere, e zuppiere rappresentative della produzione di argenteria europea dal XVIII al XX secolo, tra tutte queste tipologie ricordiamo una CAFFETTIERA, Venezia inizi del XIX secolo, dal corpo piriforme a torchon sorretto da piedini ad artiglio per la quale sono richiesti 3.000/4.000 euro.