Nel corso dell’ultima settimana di maggio, dove esposizioni e aste si susseguono senza soluzione di continuità, in un ricco e poliedrico catalogo trova spazio la vendita di ARGENTI che Pandolfini propone ogni primavera ai suoi collezionisti.
Il 31 maggio saranno battuti i 115 lotti che dopo una meticolosa selezione il dipartimento ha scelto di proporre ai propri collezionisti; pezzi unici, inconsueti, rari per modello o ricchi di una vicenda collezionistica importante che vanno dagli oggetti per la tavola a quelli religiosi, dalle sculture agli elementi d’arredo.
Come chi colleziona per tipologia, sarà soddisfatto anche chi colleziona per epoche e stili o per provenienza geografica perché, se la maggior parte dei lotti è di produzione italiana, non mancano splendidi esempi francesi, inglesi, russi, passando in modo trasversale dal Sei al Sette e Ottocento fino a giungere al Novecento più eclettico.
Una rapida scorsa alle proposte ci invita a segnalare una bella Zuppiera ovale, con un ricco decoro e una deliziosa presa in guisa di carciofo, eseguita all’inizio del XX secolo dall’argentiere francese Emile Puifocart, in catalogo con una valutazione di 4.000/6.000 euro.
Restando in tema di servizi per la tavola ricordiamo la presenza di alcuni serviti di posate e tra questi spiccano il Quirinale, realizzato in argento sterling dalla manifattura Cesa di Alessandria e il servito Tiffany degli anni Cinquanta che è composto di centotrentacinque pezzi, entrambi hanno una stima di 4.500/5.500 euro.
Poi una serie di scaldavivande inglesi realizzati tra il Settecento e l’Ottocento, mentre è datata 1776 la grande coppa decorata a tralci di vite dell’argentiere londinese Andrew Fogelberg che è in catalogo per la cifra di 1.500/2.000 euro, e restando nel tema molto interessante è la COPPA BIANSATA di Paul Storr stimata 3.500/5.000.
Non mancheranno le teiere che sempre affascinano il mercato di questo settore, fra tutte le più interessanti sono di manifattura genovese, in particolare una del 1755 e una dell’anno seguente. Ancora Genova, con bolli del periodo dell’occupazione francese, per l’elegante Lucerna con nodo e coppa portaolio decorate da foglie stilizzate che è valutata 4.000/5.000 euro.
Ancora, una bella Lucerna completa di ventola e attrezzi e un importante calamaio in argento e vermeil del 1810 di Francesco Ossani, stimati rispettivamente 4.000/5.000 e 3.500/4.500 euro ed entrambi provenienti dagli Stati Vaticani, territori che sono il ponte per parlare di oggetti d’uso religioso e l’oreficeria sacra che contano, tra gli altri, una molto interessante acquasantiera napoletana, probabilmente da attribuire all’argentiere Aniello Simioli, valutata 3.500/4.500 euro.