«Siamo soddisfatti del risultato ottenuto, considerato il periodo incerto e la data non convenzionale, fuori dal canonico calendario» così Susanne Capolongo, responsabile del dipartimento, ha commentato a caldo il risultato dell’asta del 20 gennaio in cui è stato venduto il 77% dei lotti con un incremento del 123% sulle stime minime.
Tra i lotti proposti si sono registrati alcuni importanti e significativi risultati, come la straordinaria galoppata di CARIATIDE una scultura in marmo di Alberto Viani, la cui arte s’innesta nel filone europeo delle “forme pure”, che ha polverizzato le stime chiudendo a 76.440 euro (lotto 42).
Grande interesse hanno suscitato nei collezionisti le due opere in catalogo di Antonio Ligabue, FIORI del 1960 e CERVO CON CERBIATTI del 1955; due oli su tela che hanno entrambi ottenuto risultati esponenziali rispetto alle richieste passando di mano rispettivamente per 42.500 e 52.500 euro (lotti 50 e 51). I due dipinti furono acquistati direttamente dall’artista e sono rimaste fino ad oggi nella collezione privata del collezionista che nel 1960 realizzò il docufim Lo specchio, la tigre e la pianura, (da Romolo Manieri e Raffaele Andreassi con la collaborazione di Guglielmo Petroni, Giuseppe Aquari e Sergio Pagoni) che vinse l’Orso d’Argento al Festival Cinematografico di Berlino nel 1961.
Segno di un mercato che è attento alle proposte di qualità del Novecento italiano sono, anche, i 23.750 euro con cui un collezionista attivo online si è aggiudicato, per una cifra sei volte superiore alla stima, FAVOLOSO N.1, una tempera su carta del 1954 di Carla Accardi (lotto 27) e MERATE, un olio su tela del 1959 di Ennio Morlotti che è in una nuova collezione per 32.500 euro (lotto 43). L’aggiudicazione di queste due opere ad appannaggio di compratori attivi, come l’acquirente di Fiori di Ligabue e molti altri, sulla piattaforma PANDOLFINI LIVE ci da lo spunto per ricordare come questo canale sia oggi più che mai indispensabile, per la situazione particolare che si sta vivendo e per essere al passo con i tempi di un mercato che sempre meno ha confini spazio-temporali.
Tornando all’attualità della vendita ricordiamo con piacere l’attenzione riservata alle opere di Giuseppe Zigaina, artista friulano che negli anni ’50 guardava al mondo rurale come sua fonte principale, opere in cui biciclette e falci molto realistiche avevano al contrario un forte significato simbolico. Così è nel dipinto PAESAGGIO DELL’AUSSA, eseguito a olio su tela nel 1953, che ha superato le aspettative passando di mano per 33.810 euro dopo una combattuta gara tra la sala e i telefoni (lotto 20).
Rilanci continui tra i telefoni e sala anche per arrivare a aggiudicare a 12.642 euro il bassorilievo in bronzo di Franco Meneguzzo, MARCINELLE, realizzato nel 1955-56 anni in cui trasferì la sua attività artistica a Milano (lotto 19).
Per l’arte internazionale diverse sono state le aggiudicazione, di notevole interesse sono i 35.000 euro con cui è stato battuto ATTACHED FORM, un olio su del 1959 di Graham Sutherland, artista inglese sempre più ricercato sul mercato (lotto 44); e SENZA TITOLO, un collage su carta eseguito nel ’36 dall’artista Dada di Hannover Kurt Schwitters, che ha chiuso la gara a 28.750 euro (lotto 56).