Comunicato Stampa
19 aprile 2016 | IMPORTANTI DIPINTI ANTICHI
Per la prima asta del 2016 il DIPARTIMENTO DIPINTI E SCULTURE ANTICHE presenta un catalogo di circa quaranta opere che coprono un arco temporale che dal XIV secolo giunge fino al primo Neoclassicismo.
Nella sezione delle opere di Alta Epoca emerge la VERGINE COL BAMBINO, una raffinatissima tempera su tavola di Jacobello del Fiore, più volte pubblicata negli studi dedicati all’artista e al Gotico Internazionale, che spicca per la preziosità dei materiali, la splendida punzonatura del fondo oro e per la cornice originale intagliata e dorata, in catalogo con stima 100.000/150.000 euro.
Il Rinascimento fiorentino è rappresentato da una straordinaria LUNETTA IN TERRACOTTA POLICROMA riconosciuta da Giancarlo Gentilini come opera di Giovanni Della Robbia (Firenze 1469-1529/30): angeli in volo ai lati di un elemento centrale sono racchiusi da un ricchissimo festone di frutta policroma tipico di quella bottega, stima 40.000/60.000 euro.
Il Seicento fiorentino è l’epoca di riferimento della selezione di opere provenienti dalla raccolta di Marco Chiarini, per trentuno anni direttore di Palazzo Pitti e studioso proprio di questo periodo. Tra le opere a catalogo segnaliamo, di Filippo Napoletano, PAESAGGIO FLUVIALE CON CASCINALE E PESCATORI, un olio su tela stimato 15.000/20.000 euro.
Per la pittura barocca tra le diverse opere a catalogo l’attenzione si pone su una coppia di oli su tela, in cornici originali, di scuola fiorentina raffiguranti due storie bibliche: OSPITALITÀ DI ABRAMO e RACCOLTA DELLA MANNA, stimati 60.000/80.000 euro. Ancora un episodio biblico per l’olio su tela LA CACCIATA DI AGAR, di un artista napoletano molto vicino ai modi del giovane Massimo Stanzione, la cui stima è di 50.000/70.000 euro. Si rifà, invece, al poema di Virgilio l’olio su tela FUGA DI ENEA DA TROIA, un’opera inedita del genovese Gioacchino Assereto, stima 25.000/35.000 euro.
Molte le nature morte di fiori e frutta presenti in catalogo con stime dai 20 ai 60mila euro, tra le diverse proposte sono da ricordare due coppie di COMPOSIZIONI DI FIORI di Margherita Caffi, un VASO DI FIORI di Andrea Scacciati e una coppia di Mostre di Frutta della bottega romana della famiglia Stanchi.
Particolarmente raffinata la sezione dedicata al Settecento, che annovera un olio su tela di Giuseppe Zocchi, LA FIGLIA DI JEPHTE, la cui stima è di 40.000/60.000 euro e una coppia di CAPRICCI DI ROVINE a olio su tela di Andrea Locatelli stimata 20.000/25.000. Tra gli artisti a catalogo attivi nel primo Settecento anche Alberto Carlieri, al quale è attribuita PROSPETTIVA ARCHITETTONICA, uno scenografico fondale a olio su tela con un episodio di storia romana, stima 50.000/70.000 euro.
Chiudono cronologicamente il catalogo due tele di Heinrich Schmidt, artista tedesco particolarmente raro sul mercato, che fu attivo a cavallo di Sette e Ottocento nel nostro Paese tra la Roma francese e la corte murattiana di Napoli.
L’asta del 19 aprile di Pandolfini vede per la prima volta sul mercato, provenienti dall’antica raccolta di provenienza, due tele firmate e datate. La prima è CLEOPATRA, datata 1797 nella quale è di notevole interesse anche l’arredo neo-egizio ante litteram, la seconda, datata 1805 si intitola LA VESTALE, ognuna con stima di 25.000/30.000 euro.