SUCCESSO PER I GIOIELLI E GLI ARGENTI DI PANDOLFINI
Le aste di Argenti e Gioielli hanno registrato elevate percentuali di venduto sia per lotti sia per valore che nel complesso equivalgono al 110% delle stime per gli Argenti e al 126% per i Gioielli e Orologi.
Il catalogo di Argenti Italiani Europei e Russi battuto da Pandolfini lo sorso 29 novembre presentava all’interno di una selezione estremamente accurata alcuni lotti particolarmente importanti e di assoluto respiro internazionale, le aspettative nei confronti dei quali non sono andate deluse.
Il dipartimento ha subito giudicato l’asta come un “grande successo, specialmente per gli argenti italiani”, affermazione che si spiega con il grandissimo riscontro d’interesse e di esiti per alcuni eccellenti lotti di celebri argentieri e importanti botteghe.
Top lot della vendita, è stato la caffettiera dell’argentiere Gabriel Marcello, Torino 1760 circa, che è stata aggiudicata per 20.625 euro ad un compratore collegato telefonicamente, dopo un lunga disputa con la sala e inizialmente anche con l’online. Molto bene anche la caffettiera eseguita a Genova nel 1764 che è passata di mano per 9.375 euro, e per quella di Lucca del 1750 circa passata in altra collezione per 7.500 euro.
Successo pieno anche per gli argenti romani che hanno visto aggiudicare le due lucerne in catalogo che oltre alla tipologia cara a molti collezionisti univano la due firme importanti: Valadier e Belli; la prima del 1810 circa è passata in una nuova collezione per 11.250 euro, mentre la seconda datata agli inizi del secolo ha chiuso la sua gara tra diversi compratori collegati al telefono con la cifra di 5.250 euro.
In ambito napoletano segnaliamo la vendita per 10.000 euro della bella coppia di candelieri con putti alati eseguiti probabilmente da Gaetano di Martino intorno al 1830.
Con un’altra coppia di candelieri aggiudicata per 18.750 euro passiamo all’argenteria europea, eseguiti a Londra da Daniel Pontifex nel 1795 sono in vermeil e e recano lo stemma araldico dei Conti di Warwick. Restando oltremanica viste le aggiudicazioni si deve notare l’interesse riscosso dai tankard, una delle tipologie collezionistiche più diffuse e senza tempo.
Chiudiamo ricordando l’importante Servito da tavola, 382 pezzi prodotti a Milano, Roma e Parigi nella seconda metà del XIX secolo, che è stato aggiudicato per 15.000 euro, e 15.000 euro sono stati anche la cifra con cui è passata di mano la fontana centrotavola, meccanica e funzionante, eseguita a Milano nel 1960 nella bottega di Eugenio e Angelo Orefice. Restando nel XX secolo annotiamo la vendita per 14.375 euro della grande coppia candelieri a nove fiammo realizzati a Firenze intorno al 1970.
La vendita di Gioielli e Orologi da Polso e da Tasca con un successo trasversale alle epoche e alle tipologie ha ribadito la solidità del dipartimento e la sua leadership nel mercato nazionale. Partendo dagli orologi che solitamente chiudono questi nostri comunicati post sale segnaliamo l’altissima percentuale di venduti e l’interesse per tutti gli esemplari da tasca. Tra gli orologi da polso troviamo il top lot della vendita, un Patek Philippe, realizzato per la casa romana Hausmann & CO, in oro giallo del 1950 circa. Passato ad un nuovo proprietario per 45.000 euro il cronografo è un bel esemplare della celebre referenza 1579, conosciuta anche come “spider lugs”. Anche in questa vendita non mancavano i Rolex e tra questi segnaliamo i 26.250 euro raggiunti da un Rolex Oyster Cosmograph Daytona in acciaio del 1976 circa.
La vendita di gioielli ha confermato le tendenze del mercato: grande interesse per i preziosi firmati, per le pietre di grande qualità e dimensione e, come si è visto già nei risultati internazionali degli ultimi mesi, forte interesse per il corallo di grandi dimensioni. Sono queste le atout più richieste dai compratori, vuoi operatori del settore vuoi collezionisti, peculiarità che diventano ancor più importanti allor quando si combinano in un unico monile.
È questo il caso di due gioielli d’epoca, il primo è una collana di fine Ottocento in oro giallo e diamanti taglio vecchio con una grande perla naturale barocca montata al centro come pendente, che è passata di mano per 18.750 euro, il secondo è un’altra collana di fine Settecento costituita da cinque fili di perle naturali e diamanti che è entrata in una nuova collezione per 35.000 euro.
La medesima cifra, 35.000 euro, è quella che ha permesso a un compratore connesso con la piattaforma Pandolni Live di aggiudicarsi dopo una gara con la sala e i telefoni un anello in oro giallo, diamanti e smeraldo Colombia di 25.90 carati. Altrettanto bene hanno fatto gli altri lotti con smeraldi colombiani, su tutti segnaliamo un anello in oro giallo, diamanti e smeraldo Colombia di 6.26 carati che ha chiuso la gara a 17.500 euro, nonché uno in oro bianco diamanti e smeraldo Colombia di 11.60 carati che è passato di mano 12.500 euro.
Trait d’union tra smeraldi e diamanti e firme internazionali è il bracciale di Tiffany che è passato di mano per 13.750 euro.
Per quanto riguarda i brillanti, altro must di ogni vendita, partiamo dal bel diamante di 3.90 ct. che Bulgari ha montato affiancato da due diamanti taglio baguette in un anello in oro bianco che è stato aggiudicato per 28.750 euro.
Sempre Bulgari e sempre diamanti per complessivi 6 ct. per l’anello a fascia che ha chiuso una vivace gara a 22.500 euro, cifra che equivale a oltre quattro volte la stima.
Non va dimenticato il successo generale per tutti i gioielli che montavano coralli, su tutti ricordiamo la collana di trentuno sfere che è stata aggiudicata per 18.750 euro.
Finiamo questo resoconto segnalando il successo pressoché totale, grazie alla generosità di chi ha posto la sua attenzione su questi gioielli piuttosto che su altri, dei 19 lotti il cui ricavato sarà utilizzato dalla Lega del Filo d’Oro per finanziare le attività in cui è impegnata a favore dei sordociechi.