Cartier crash watch: il piu' famoso orologio del xx secolo in asta da pandolfini

In occasione della prossima asta di Importanti Orologi da polso e da tasca che si terrà il 2 dicembre, Pandolfini è veramente onorata di presentare un segnatempo firmato Cartier London: è un rarissimo esemplare del modello Crash Watch del 1991, marchio JC realizzato in platino, dalla peculiare e affascinate cassa di forma asimmetrica.

Iconico nell’estetica del tutto unica, che inevitabilmente ha contribuito a segnare la storia e la produzione di Cartier London, il Crash Watch è famoso e unico anche per i pochi esemplari prodotti, che ne fanno uno degli orologi più ambiti e ricercati dai più grandi collezionisti, nonché l’oggetto di culto sfoggiato dal jet set americano: dalla coppia Kanye West e Kim Kardashian a rapper Jay-z fino all’indiscusso mattatore della TV David Letterman.


Il Crash Watch di Cartier London sarà esposto, con gli altri orologi in vendita il 2 dicembre e i gioielli in asta l’1 dicembre, a Milano dal 18 al 20 novembre, nella sede di Via Manzoni 45, poi dal 26 novembre al 1 dicembre a Firenze in Palazzo Ramirez Montalvo.

 

In un recente scritto Mr Harry Fane, celebre conoscitore inglese della produzione Cartier London, ha inquadrando il Crash Watch nella cornice storica e artistica che ha attraversato il XX secolo fino agli anni '60, ne riportiamo di seguito uno stralcio.

«Il ventesimo secolo è stato probabilmente il più ricco di cambiamenti della storia.
Nel 1900 solo poche abitazioni erano dotate di energia elettrica, le auto erano una novità e il telefono era agli albori, la diffusione di massa di questi elementi avrebbe trasformato la vita delle persone per sempre.
Il secolo è stato anche segnato da tragedie e disastri come la Rivoluzione Russa, due Guerre Mondiali, la Grande Depressione, l’assassinio del presidente Kennedy, solo per citare alcuni orrori vissuti. Tuttavia il ‘900 ha avuto anche i suoi momenti d’oro: Diaghliev, Chanel e Picasso, solo per nominare tre persone che hanno avuto un impatto sull’arte e la moda nella prima parte del secolo e anche nella seconda parte altri personaggi avranno il loro ruolo nel fare la storia; Christian Dior, Enzo Ferrari, Andy Warhol.
Si può dire che dopo i “Ruggenti anni ‘20”, uno dei periodi più affascinanti del XX secolo siano stati gli anni ‘60.
Se pensiamo a quel periodo, vediamo gli hippies di San Francisco e la musica di Woodstock, una generazione trasformata da Mary Quant e le minigonne, l’indimenticabile fiammante Jaguar E type, il musical “Hair”, l’auto “Mini” e l’indimenticabile musica dei Beatles e dei Rolling Stones. Così tante influenze creative hanno preso il volo durante quegli esuberanti e rivoluzionari giorni nel mondo della moda, arte, design e musica. Londra fu l’epicentro di questa epoca di risveglio che chiameremo i “travolgenti anni ‘60”.

Il celebre gioielliere Cartier e in particolare Cartier London (grazie alla visione di Jean-Jaques Cartier) non fu certo escluso da questo rinnovamento, Jean-Jaques abbracciò il “nuovo” e iniziò a sviluppare orologi diversi dai tradizionali modelli di Parigi più adatti ai giovani alla moda che, con i loro vestiti appariscenti, avrebbero visitato il negozio in Bond Street. Una delle primissime creazioni fu il rivoluzionario “Crash watch”… 

Ci sono più storie sull’origine del disegno, la brillante Francesca Brickell nel suo importante libro “The Cartiers” dice che fu una stravagante creazione nata dalla collaborazione tra Jean-Jaques Cartier e il Capo Design Rupert Emmerson. Un’altra versione della storia è che Jean-Jaques vide un incidente d’auto mentre andava al lavoro e si chiese cosa sarebbe potuto accadere a un normale orologio Bagnoire che avesse subito un urto del genere, così chiese a Emmerson di farne un disegno. Qualsiasi sia la verità i due uomini crearono un orologio che è diventato sinonimo dei “ruggenti anni ‘60” e icona di quel periodo.

Oggi il “Crash” è riconosciuto essere il più famoso orologio da polso del mondo…

Sono stati prodotti veramente pochi Crash watch, probabilmente solo dodici nei tardi anni ’60 e per soddisfare la crescente domanda dei clienti di Cartier, altri 12 alla fine degli anni ’80.
Dal 1991 la produzione viene spostata a Parigi, solo un paio di ordini speciali furono ancora realizzati dai laboratori di Londra.
La grande differenza tra il modello di Parigi e quello di Londra era la misura, infatti per fare del Crash un orologio uni-sex, Parigi ridusse le misure di pochi millimetri. Oggi questi pochi millimetri fanno la differenza, i veri “aficionados” vogliono che il loro Crash sia grande e quindi devono cercare tra quelli prodotti a Londra e quelli sono veramente rarissimi.

Questo modello, presentato da Pandolfini è addirittura più raro, un ordine speciale di Londra del 1991 e uno dei pochi, pochissimi mai prodotti in platino. 

Che incredibile tentazione può essere questa rarità per un collezionista che voglia arricchire la propria collezione? E per tutti gli altri, come può essere possibile resiste al fascino di questo celebre orologio? Non ti senti immediatamente trasportato su una Aston Martin decappottabile con Brigitte Bardot al tuo fianco, i Beatles alla radio e una vita piena di eleganza, amore e divertimento?»

Harry Fane, Ottobre 2021