Comunicato stampa esito aste maggio 2016

RISULTATI CONSISTENTI PER PANDOLFINI
PIÙ DI 3 MILIONI DI VENDITE A MAGGIO

Con l’asta battuta mercoledì 25 si sono concluse le vendite del mese di maggio di Pandolfini Casa d’Aste che in totale hanno raccolto più di tre milioni di euro.

Camminando a ritroso, l’asta di GIOIELLI E OROLOGI DA POLSO E DA TASCA di mercoledì 25 maggio ha avuto momenti particolarmente vivaci che hanno trovato l’apice nella gara del lotto 258, una spilla Ballerina di Van Cleef And Arpels ascrivibile agli inizi degli anni ’50, realizzata in oro giallo, con acconciatura e bouquet in brillanti e rubini e abiti impreziositi da zaffiri, rubini e diamanti. Già dalle prime offerte si è colta la determinazione dei collezionisti interessati, i rilanci immediati e continui hanno portato all’aggiudicazione di assoluto prestigio di 93.750 euro, cifra che ha fatto della Ballerina l’etoille dell’asta.
Altro punto culminante della vendita è stata l’aggiudicazione per 35.000 euro del Bracciale, con punzoni francesi, in oro giallo formato da cinque dischi semirigidi decorati da un motivo a onde alternate lisce e satinate.
Non meno interesse e attenzione da parte dei collezionisti più raffinati ha suscitato la bella Collana del XIX secolo, in oro, argento e diamanti formata da elementi scomponibili che è passata di mano per 50.000 euro.
L’asta presentava un nucleo di gioielli in stile archeologico provenienti da collezioni private italiane che ha fatto registrare una percentuale di venduto vicina 100% e l’aggiudicazione di una Spilla in argento con cammeo in sardonice, raffigurante il profilo di un imperatore romano della dinastia degli Antonini, che partendo da una stima di 350 euro ha chiuso la sua gara a 9.373 euro.
Va inoltre ricordato il sempre costante interesse per i diamanti, sciolti e montati, per gli smeraldi colombiani come l’Anello in oro bianco e diamanti che ne montava uno ottagonale di circa 7.30 ct battuto a 40.000 euro.
Per quanto riguarda gli orologi non è superfluo constatare quanto sia consolidato l‘interesse per il marchio Rolex, in particolare per i modelli Daytona come quello in acciaio del 1971 circa, ref 6265, aggiudicato per 27.500 euro.
Buoni esiti anche per gli orologi di Daniel Roth, un dei “mastri orologiai” del XX secolo, un modello da polso in oro giallo con doppio quadrante del 1990  è passato di mano per 20.625 euro.


Martedì 24 maggio erano di scena gli ARGENTI, asta che si è conclusa con buoni risultai, in particolare è interessante notare l’interesse riscosso dai lotti di provenienza e manifattura russa come l’Uovo in vermeil e smalti colorati decorato a ramage su fondo blu creato da Pavel Ovchinnikv nel 1892 che è stato aggiudicato per 5.600 euro, o il Grande vaso con coperchio dalla ricca decorazione sbalzata eseguito a San Pietroburgo nel 1858 dall’argentiere Samuel Arnd che ha chiuso la gara a 7.500 euro.
Sempre parlando di argenteria europea è da sottolineare come la rarità del Bacile di Liegi, del 1744, è stata premiata dall’aggiudicazione del lotto per 6.000 euro.
Rimanendo al XVIII secolo ma rientrando in Italia ricordiamo la vendita per 8.750 euro di una grande e bella Lucerna romana con la ventola realizzata come una foglia e la Brocca fiorentina dell’argentiere Adriano Haffener che è passata di mano per 4.000 euro.
Non è mancato l’interesse anche per l’argenteria di manifattura più recente, tra i lotti maggiormente apprezzati troviamo una Coppia di candelabri a nove fiamme fiorentini eseguiti intorno al 1970 che sono stati aggiudicati a 7.500 euro, e un Veliero in vermeil con vele in smalto blu di manifattura ungherese del XX secolo che è entrato in una nuova collezione per 7.000 euro.

 

Il mese si era aperto con l’asta di DIPINTI DAL XIV AL XX SECOLO che, in programma per il 17 maggio, è stata battuta il 18 a causa di disservizi delle linee telefoniche della rete nazionali, che avrebbe precluso le possibilità di effettuare le molte chiamate registrate sui lotti e la partecipazione tramite la piattaforma online.
Venendo alla cronaca di quanto è successo in sala, la coppia di oli su tela Allegoria dell’Estate e Allegoria dell’Autunno di Pompeo Batoni sono stati il top lot della vendita. Questi piccoli gioielli, pubblicati da A.M. Clark con i titoli di Bacco e Venere e in seguito da E.P. Borown che li data intorno al 1793, hanno avuto una gara serratissima, i rilanci tra sala telefoni e online si sono susseguiti senza soluzione di continuità fino alla cifra di aggiudicazione di aggiudicazione di 150.000 euro.
Risultato di rilievo per l’olio su tavola Vergine in preghiera, dipinto da un artista di Scuola dell’Italia centrale della fine del VI secolo, che ha cambiato proprietario per 30.000 euro.
Esponenziale rispetto alla cifra di partenza anche l’esito registrato da Ritratto di matematico, un olio su tela di Artista del XVII secolo che è entrato in una nuova collezione per 28.750 euro.
La vendita comprendeva alcune vedute veneziane, tra queste ricordiamo la vendita per 25.000 euro di Veduta del Canal verso la Chiesa della Salute Grande da Campo San Vio eseguita da un artista di Scuola Veneziana del XVIII secolo. Trai diversi dipinti a soggetto religioso va ricordato Matrimonio mistico di Santa Caterina, un olio su tela di Scuola dell’Italia settentrionale eseguito tra la fine del XVII secolo e gli inizi del XVIII che ha chiuso la gara a 20.000 euro quintuplicando la stima.
Sempre tra i dipinti a soggetto sacro è da segnalare la performance di Vergine col Bambino in gloria e i Santi Francesco, Antonio e Rosa, olio su tela di Pittore genovese del XVII secolo che è stato esitato per 17.500. In questo senso ha più che quadruplicato i seimila euro della stima San Girolamo penitente di Pittore della cerchia di Perugino che è passato ad un nuovo proprietario per 26.250 euro.
Un parte dei lotti costituivano nuclei provenienti da collezioni private, complessivamente hanno ottenuto buoni risultati come quello della collezione Chiarini, o quelli provenienti da una nobile famiglia genovese e da una famiglia romana di cui è stato aggiudicato il 100%.