Gaetano Pesce, Gio Ponti, Ettore Sottsass guidano l’asta di Pandolfini

Sono oltre 250 gli importanti lotti in catalogo scelti da Pandolfini e dal capo dipartimento Jacopo Menzani per l’asta di Design e arti decorative del ‘900, in programma a Firenze il 13 giugno in due sessioni, alle 10.30 e alle 15.00.
Una serie di oggetti e arredi di qualità che, come di consueto, sapranno incuriosire appassionati e collezionisti alla ricerca di pezzi particolari e grandi nomi del design.
Cattura sicuramente l’attenzione, tra le proposte, la poltrona per la scrivania per la sala grande della residenza Contini Bonaccosi, Villa Vittoria, proposta con una stima di € 20.000/30.000 progettata da Gio Ponti, di cui va in asta anche una placca in ceramica raffigurante Venere prodotta da Richard Ginori (€ 3.000/5.000).
Molti i pezzi di Gaetano Pesce, tra cui spicca Trono modello Senza Fine Unica in PVC policromo nei torni del verde, beige e rosso valutata € 10.000/15.000, a cui si affiancano Trono modello Senza Fine in PVC policromo nei torni del nero (€ 7.000/9.000) e diverse versioni dello stesso modello ma in poliuretano estruso nei toni del giallo, del rosso e del nero (€ 5.000/7.000). Sempre del grande designer, anche una coppia di vasi Italia in tessuto e resina – un pezzo unico stimato € 4.000/6.000.
È di Ettore Sottsass, invece, il tavolo con zampe in rame e ripiano in acciaio rivestito da pellicola stampata, esposto nel 2014 alla mostra “Sottsass, a selection of works by Ernest Mourmans” curata da Michele De Lucchi presso la Fondazione Azzedine Alaïa, e ora presentato in asta con una stima di € 3.000/5000.
Si distinguono, poi, alcuni pezzi di Hans J. Wegner, tra cui tredici sedie modello Y-CH24 con struttura in legno, seduta in corda e cuscino in pelle (€ 3.500/5.500) e la poltrona con poggiapiedi modello Ox con struttura in metallo, imbottita e rivestita in pelle nera (€ 3.000/5000).
Semplicità e pulizia formale sono le caratteristiche che descrivono i pezzi di Kazuhide Takahama, il designer giapponese la cui vita si intreccia a doppio filo con Dino Gavina, con cui stringe una collaborazione nel 1957. Tra i suoi molti complementi d’arredo in catalogo – una fusione di occidente e oriente che genera eleganza e uno stile assolutamente distintivo – una lampada modello Kazuki 3, una lampada da terra modello Totem e una serie di arredi prodotti proprio da Gavina dalla bellissima laccatura in rosso mattone, come il tavolo-consolle modello Antella stimato € 2.000 / 3.000.
Opera del designer, pittore e scultore Bruno Munari, la scultura Bottiglia lampo nei toni del blu prodotta da Venini è proposta da Pandolfini insieme a due disegni (€ 1.500 / 2.000).
Non mancano, in asta, altri grandi nomi come Carlo Scarpa, Enzo Mari, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, oltre ad un ampio set di sedute di Hans Jørgen Wegner, gli arredi di Guido Balsamo Stella per la prima biennale di Monza del 1923, e la lampada Metafora di Umberto Riva per FontanaArte.