Le Wunderkammer di Pandolfini, così si potranno chiamare le stanze al piano nobile di palazzo Ramirez Montalvo che dal 25 al 29 maggio ospitano le esposizioni della nutrita sessione di vendite che la Casa d’Aste ha in programma a fine maggio.
Sono cinque cataloghi distinti che ben coesistono uno a fianco all’altro, legati da un comune senso del bello, dell’elegante, dell’oggetto d’arte con un passato d’uso quotidiano e ora oggetti da collezione, che vanno dagli Argenti alla Numismatica passando da Gioielli, Orologi e Objets de Vertu.
Il 30 maggio, in due sessioni una mattutina e una pomeridiana, saranno battuti circa 400 lotti suddivisi in due cataloghi, un primo di Gioielli, che va dall’oreficeria antica a quella contemporanea, e un secondo interamente dedicato alla più esclusiva produzione antica e moderna di Orologi da polso e da tasca.
Partiamo parlando di un oggetto prezioso ed elegante che non è propriamente un gioiello, ma che per lavorazione e qualità di esecuzione, rientra a tutti gli effetti nella categoria dei prodotti di alta oreficeria: una ampolla porta-profumo di Fabergé in vermeil e smalti, custodita nella sua scatola originale, a catalogo per la cifra di 4.500/7.500 euro.
Nei molti lotti che definiscono le diverse espressioni della gioielleria del ‘900 è importante segnalare la presenza di un nucleo di monili omogeneo per epoca, gli anni ’40, proveniente da una collezione privata. Del nucleo fa parte un bel bracciale realizzato da Mauboussin, in oro rosa dalle caratteristiche linee a carrarmato, decorato da diamanti e rubini carré, valutato 4.500/6.500 euro.
Questo bracciale è spunto per parlare delle grandi firme una delle atout imprescindibili, assieme alle pietre di grande importanza, dei gioielli più ricercati dal mercato e dai collezionisti, quindi anche più di frequente presentati in asta.
In questa del 30 maggio di Pandolfini le proposte sono molte e ben diversificate per foggia, epoca e maison, da Buccellati a Bulgari, da Cartier, Tiffany, Van Cleef and Arples a Webb del qual si propone, tra gli altri, un bracciale Webb degli anni ’80, stimato 32.000/40.000 euro. 31 carati complessivi di diamanti e uno zaffiro cabochon ovale di 17 carati circa ornano questo gioiello in platino e oro dalle forme geometriche.
Tra i gioielli con pietre importanti spicca un anello con un diamante di taglio marquise, di grande fascino, di 5.16 carati con certificato GIA, di colore D e purezza IF, stimato 200.000/300.000 euro.
Per quanto femminile per antonomasia, l’oreficeria conta anche splendidi monili di uso maschile ai quali questa vendita dedica il meritato spazio. In catalogo è inserita un’interessante raccolta di gemelli provenienti da una collezione privata, tra cui alcune creazioni di Fulco di Verdura, una delle icone di stile del XX secolo.
Ancora vi sarà una bella collezione di penne stilografiche di grande pregio, tutte edizioni limitate e delle marche principali come Montegrappa, Montblanc, Omas, solo per citarne alcune.