Higtlights delle aste in programma a novembre 2016

Pandolfini Casa d’Aste ha nel mese di novembre il clou della sua programmazione dl secondo semestre. Esulando da IMPORTANTI MAIOLICHE RINASCIMENTALI e CAPOLAVORI DA COLLEZIONI ITALIANE, in calendario il 9 novembre per le quali vi è una comunicazione dedicata, a Palazzo Ramirez Montalvo, saranno battute 7 aste, i cui cataloghi come di consueto sono stati definiti secondo quella logica selettiva che ha favorito la grande crescita degli ultimi anni e i recenti successi:

22 novembre - DISEGNI E STAMPE ANTICHI E MODERNI
22 novembre - LIBRI ANTICHI E AUTOGRAFI
23 novembre - DIPINTI ANTICHI
23 novembre - DIPINTI DEL XIX SECOLO
23 novembre - MAIOLICHE E PORCELLANE DAL RINASCIMENTO AL NOVECENTO                                                             (Esposizione a Firenze 18 –21 novembre, orario 10-13 / 14-19)

29 novembre - ARGENTI ITALIANI RUSSI E EUROPEI
30 novembre - GIOIELLI E OROLOGI DA POLSO E DA TASCA
                      (Esposizione a Firenze 25 –28 novembre, orario 10-13 / 14-19)


22
novembre - DISEGNI E STAMPE ANTICHI E MODERNI
L’appuntamento autunnale con le opere d’arte su carta conta circa 200 lotti fra disegni e stampe che spaziano dagli antichi maestri dal XVI al XVIII secolo con opere di Rembrandt, fra queste ricordiamo il celebre Ritratto di Clement de Jonghe mercante di stampe valutato 2.500-3.500 euro, Michele Marieschi, Giandomenico Tiepolo, Camillo Procaccini, Francisco Goya. In catalogo anche la rara e suggestiva serie completa della Mascarade à la grecque, valutata 8.000-10.000 euro, una fantasiosa carrellata di personaggi arcimboldeschi che Benigno Bossi incise da disegni di Petitot, e un disegno inedito preparatorio per una celebre incisione di Stefano Della Bella, La caccia al cervo valutata 5.000-6.000 euro, mentre per il XIX e XX secolo una puntasecca inedita di Giovanni Boldini che ritrae il collega artista Paul Cèsar Helleu stimata 2.500-3.500 euro, i variopinti pochoirs di Gino Severini nella serie completa di Fleurs et Masques del 1930, stimata 9.000-12.000 euro, e la Grande natura morta scura di Giorgio Morandi del 1934 a catalogo per 15.000-20.000 euro.
Degni di menzione sono anche tre grandi e rari disegni di Armando Brasini - architetto di regime nella Roma del Ventennio e artefice di alcune delle più grandi opere pubbliche di quegli anni. Stimati entrambi 5.000-7.000 euro, sono il Mausoleo di Dante e le Terme per Urbe Massima, il suo progetto visionario per la ricostruzione di una Roma neo-barocca ciclopica e magnificente e, soprattutto, il grande Arco Trionfale dedicato a Benito Mussolini, lacui stima è di 5.000-7.000 euro, ideato nell’ambito del nuovo piano regolatore della capitale.


22 novembre - LIBRI ANTICHI E AUTOGRAFI
L’asta propone una selezione di 66 lotti suddivisi tra incunaboli stampati dal 1476 al 1493, opere dal XVI al XVIII secolo, libri dell’Ottocento ed edizioni di pregio del Novecento. Spicca tra queste ultime una copia spettacolare dei celebri Calligrammes di Apollinaire illustrati da De Chirico nel 1930, esemplare n. 5 di soli dieci la cui stima è di 25.000-30.000 euro. Inoltre, il Chef-D’Oeuvre Inconnu di Balzac illustrato da Picasso in asta a per 12.000-15.000 euro e i testi illustrati da Chagall, Dalì e De Pisis.
Nella sezione dedicata all’Ottocento si evidenzia un esemplare del Viaggio pittorico della Toscana dell’abate Fontani illustrato da 209 fini acquetinte stimato 4.000-4.500 euro e una copia di Au pied du Sinai del 1898 con 10 litografie originali di Toulouse Lautrec in catalogo a 2.000-2.500 euro.
Le opere dal XVI al XVIII secolo includono varie legature di pregio, come quella realizzata dall’Enigmatic Binder per papa Alessandro VII nel 1656 la cui stima è di 2.000-2.400 euro, un lotto di antichi bandi medicei, alcune aldine e una bellissima copia degli Habiti antichi et moderni del Vecellio del1590, prima importante opera sull’estetica del vestire, con oltre 400 xilografie a piena pagina valutata 2.800-3.200 euro.
Dei dieci incunaboli proposti, i più rimarchevoli sono: l’editio princeps dello Spechio de Croce del Cavalca del 1476 valutato 6.000-8.000 euro e la prima edizione della Historia Fiorentina di Poggio Bracciolini sempre del 1476 la cui sima è di 4.000-6.000 euro, entrambi miniati all’incipit.
Ricordiamo infine due interessanti album fotografici, di cui uno è un raro cimelio del 1915 della Grande Guerra contenente quasi 400 immagini in bianco e nero di trincee, bombardamenti, caduti  in asta per 1.000-1.200 euro.

23 novembre - DIPINTI ANTICHI
Il catalogo è una selezione di 50 opere dal Quattro al Settecento. Il Rinascimento a Firenze è rappresentato da una scultura in terracotta BUSTO DI CRISTO di Agnolo di Polo ispirata ai modelli del Verrocchio la cui stima è di 20.000-25.000 euro e dalla curiosa CROCEFISSIONE su tavola, valutata 18.000-24.000 euro riconducibile a uno degli “eccentrici fiorentini” affascinati dalle incisioni nordiche.
Numerose le presenze seicentesche, con opere di Ottavio Vannini, del raro Giovanni Bilivert, di Cesare Dandini e del Volterrano. Segnaliamo tra tutte Caccia organizzata per il cardinale Gian Carlo de’ Medici presso la villa medicea di Cafaggiolo, commissionata nel 1641 da Monsignor Lorenzo Corsi per commemorare l’evento, la grande tela ad olio è stimata 80.000-100.000 euro.
Il Settecento è rappresentato da Francesco Solimena, dal suo allievo De Mura, e da una veduta di Venezia di Francesco Albotto, Il Canal grande all’ingresso del rio di Cannaregio la cui valutazione è di 50.000-70.000 euro. Conclude il catalogo una selezione di battaglie, nature morte e paesaggi.

 
23 novembre - DIPINTI DEL XIX SECOLO
Apriamo le segnalazioni con FAMIGLIA NAPOLETANA un olio su tela di Michele Tedesco, pittore lucano sensibile ed elegante, caratteristiche che lo distinguono e che definiscono anche questa luminosa e serena opera che ritrae un incontro di carattere familiare in un luminoso e tiepido pomeriggio primaverile, a catalogo con la stima di 40.000-60.000 euro.
È stimato, invece, 60.000-80.000 euro LA nourrice sur la plage, un piccolo olio su tavola di Eugène Boudin, anticipatore delle teorie degli impressionisti, incantato dagli effetti mutevoli e stupefacenti della luce, delle meraviglie della natura, dei paesaggi della campagna francese ma su tutto delle acque e delle spiagge piagge di Deauville.
È obbligo in questo brevissimo sunto ricordare l’opera che si pensava perduta, ma documentata almeno fino al 1919 in uno scritto di Roberto Longhi, LA FAMIGLIA CAVALIERI, un olio su tavola di grandi dimensioni (cm 210x261) firmato e datato “17” di Mario Cavaglieri, in catalogo co la stima di 55.000-70.000 euro. È l’interno di una stanza, che si apre con grandi vetrate su uno scenario naturale, dove è riunita la famiglia della scultrice Anita Cavalieri, amica del pittore ma no sua parente. Datato al primo quarto del XX secolo, precisamente al 1924 è anche il bel dipinto ad olio su tela di Ruggero Focardi, DOMENICA CAMPAGNOLA, che è in catalogo con la stima di 28.000-35.000 euro.

23 novembre - MAIOLICHE E PORCELLANE DAL RINASCIMENTO AL NOVECENTO
In considerazione della sempre maggiore attenzione dei collezionisti al mondo della ceramica, dopo l’asta IMPORTANTI MAIOLICHE RINASCIMENTALI Pandolfini ha deciso di proporre un altro catalogo, questa volta senza limiti cronologici, di soli oggetti d’arte realizzati in maiolica e porcellana.
Percorrendo cinque secoli di creatività italiana questa vendita proporrà maioliche toscane del Quattrocento come di opere di Galileo Chini, Gio Ponti, Nonni e Melandri. Tra le une e le altre vi saranno oggetti cinquecenteschi come il BACILE DA ACQUASANTIERA in maiolica decorata in blu cobalto con lumeggiature a lustro dorato uscita da una fornace di Deruta intorno al 1530, stimato 4.000-6.000 euro, e altri del Seicento e del Settecento realizzati a Savona, Castelli, Faenza e Bologna, come la ZUPPIERA in maiolica decorata a piccolo fuoco della Manifattura Finck (1775-1797), la cui stima è di 8.000-10.000 euro.
Ma Pandolfini non è solo maiolica, sfogliando il catalogo si trova una  bella sezione di porcellane, prodotte tra il XVIII e il XIX secolo in Italia a Venezia, Napoli e Firenze, con interessanti testimonianze della Ginori e in Europa nei laboratori di Sevres, Berlino, Vienna, e Meissen dai quali è stata circa nel 1730 prodotta la BOWL in porcellana decorata con vedute di porti dipinte in policromia, la sua stima è di 6.000-8.000 euro.

 

29 novembre - ARGENTI ITALIANI RUSSI E EUROPEI
Il catalogo degli argenti è significativamente importante per la completezza dell’offerta, l’alto livello dei lotti proposti e la presenza di alcuni nuclei di opere che non mancheranno di attirare l’attenzione dei collezionisti più esigenti. In questo senso vanno le tre collezioni di CAFFETTIERE italiane del Settecento, su tutte ricordiamo una CAFFETTIERA lucchese del 1750 circa valutata 6.000-7.000 euro, una CAFFETTIERA genovese sempre valutata 4.000-5.000 euro e, di particolare interesse la CAFFETTIERA uscita dalla bottega romana dei Migliè e realizzata nel 1720 circa, stimata 4.000-5.000 euro, senza contare i molti e begli esemplari torinesi come quello relativo a una CAFFETTIERA del 1760 circa a catalogo con la stima di 5.000-6.000 euro. Chiudiamo questo breve excursus nell’argenteria italiana con la rara COPPIA DI OLIERE bergamasche del 1830 circa proposte in vendita con una valutazione di 4.000-6.000 euro, che sono uno splendido esempio della nostra tradizione.
D’interesse e gusto internazionale sono alcuni oggetti inglesi, su tutti segnaliamo l’importante COPPA biansata realizzata a Londra nel 1774 dall’argentiere Benjamin Stephenson che è a catalogo con una valutazione di 12.000-15.000 euro. Poi l’importante RINFRESCATOIO per bicchieri del 1706 opera dell’argentiere Isaac Dighton valutato 4.000-6.000 euro, e due coppie di legumiere: la prima è la COPPIA DI LEGUMIERE dell’argentiere Benjamin Smith realizzate a Londra nel 1837 proposte in questa vendita con una stima di 6.000-7.000 euro, mentre è in catalogo con una stima di 8.000-10.000 euro la seconda coppia di COPPIA DI LEGUMIERE da Paul Storr.

 

30 novembre - GIOIELLI E OROLOGI DA POLSO E DA TASCA
La selezione per la prossima vendita di gioielli viene operata tenendo conto delle richieste attuali, ma ormai consolidate, del mercato; in linea con questa tendenza abbiamo prediletto i pezzi firmati delle grandi maison della gioielleria internazionale, le pietre di colore e i diamanti di grande dimensione ma anche e soprattutto di eccellente qualità. A questi si aggiungono, ed è un gusto stabile, i gioielli d’epoca di bella manifattura.
Per quanto riguarda i gioielli firmai segnaliamo due lotti di Buccellati, il primo stimato 10.000-15.000 euro è un BRACCIALE realizzato come una fascia composta da tante piccole foglie cesellate in oro giallo e bacche in rubini intagliati, il secondo è un ANELLO con diamanti di 1,75 carati posto al centro di una cornice stellata anch’essa in diamanti, il suo valore è di 6.000-10.000 euro. Sono 12 i carati dello smeraldo colombiano ovale posto al centro di un ANELLO in oro bianco a fascia bombata e decorata da brillanti  a catalogo con la valutazione di 10.000-15.000 euro, mentre è di 15.000-20.000 euro la stima della COLLANA degli anni ’40 in oro bianco e diamanti, per circa 32 ct in totale, eseguita come una serie di volute in gradazione centrate da una coppia di foglie a loro volta separate da un brillante di circa 2 ct.,