Mobili e arredi

La data da segnare sul calendario per tutti gli appassionati di antiquariato è quella del 16 giugno 2020, giorno che Pandolfini ha fissato per il ritorno a una nuova normalità, alla prima vendita “in sala” dopo questo lungo e forzato periodo di lookdown.

Sull’onda della Smart Wine, la prima asta online di vini di Pandolfini, che ha dato segnali più che incoraggianti in linea con il mercato internazionale e con una sostanziale tenuta delle vendite e delle quotazioni delle opere d’arte, Pandolfini entra nel vivo del primo semestre alle porte dell’estate, quando normalmente ci si appresta a chiuderlo, con un interessante catalogo dedicato a Mobili e Oggetti d’Arte italiani ed internazionali.

 

Suddiviso come ormai consuetudine in due sezioni, una prima dedicata all’antiquariato inteso nel suo senso più tradizionale, quello cioè di opere di alto artigianato artistico espressione delle diverse culture e sensibilità della nostra Penisola in epoche differenti, e una seconda curata dal Dipartimento di International Fine Art che allarga lo sguardo alla produzione internazionale ma, soprattutto, presenta opere di gusto prettamente internazionale.

 

L’insieme dei lotti è un’attenta selezione di mobili e complementi d’arredo in linea con le attuali tendenze del mercato senza dimenticare quei must che il vero collezionista ricerca nelle vendite.

Presto il catalogo sarà online nel sito di Pandolfini per facilitare la visione di arredi e oggetti a collezionisti e operatori del settore che, in seguito potranno, accedere alla canonica esposizione pre-asta allestita con le modalità e nei locali che Pandolfini si è adoperata a rendere idonei in ottemperanza alle disposizioni governative.

 

Tra gli highlights riteniamo valga la pena ricordare un’importante Ribalta lombarda di metà Settecento, un mobile di raro garbo nelle proporzioni delle superfici appena mosse lastronate in radica di noce e definite dalle classiche “cornicette nere”, stimata 8.000/12.000 euro.

Restiamo in Lombardia con un elegante cassettone attribuito a Giovanni Maffezzoli e databile al 1800 circa, interamente lastronato e intarsiato in essenze pregiate con capricci architettonici di grandi dimensioni contornati da fregi naturalistici di maggioliniana memoria, stima 10.000/15.000 euro.

Dalla Lombardia al Piemonte con un raro Sortout de table destinato a impreziosire in maniera stupefacente una mensa principesca realizzato sicuramente in epoca neoclassica per un’importante residenza. Completo della sua custodia originale, un baule in legno che riporta ancora la targhetta con il numero d’inventario, è stimato 40.000/60.000 euro.

Allo stesso periodo, quello neoclassico, risale anche un importante Camino francese in marmo bianco decorato da una ricca montatura in bronzo dorato con lesene a voluta, motivi vegetali e volti femminili abbelliti da rami e perline, stima 10.000/15.000 euro.

Ancora Francia fine del XVIII secolo per una rara Coppia di vasi realizzati in metallo brunito e decorati da manici a forma di teste di capra e ricchi festoni di foglie e grappoli d’uva in bronzo dorato e cesellato, stima 4.000/6.000 euro.

Infine ricordiamo una notevole Placca in micromosaico raffigurante una delle vedute più suggestive di Roma, “Castel SantAngelo dal Tevere con la basilica di San Pietro sullo sfondo”, stima 13.000/18.000 euro.