Continuando a credere nel valore di arredi e oggetti d’arte e nell’importanza di una attenta selezione dei medesimi, Pandolfini si è sempre mantenuta ai vertici del mercato e questa prima vendita del 2018 esplicita il ruolo leader che riveste nel campo dell’antiquariato.
Il ricco catalogo che sarà battuto il 17 aprile a Palazzo Ramirez-Montalvo copre cinque secoli di produzione ebanistica, testimoniando da un lato la sobrietà degli arredi del quattrocento, e dall'altro l’opulenza dello stile Napoleone III, qui magnificamente rappresentato da un Armoire à médailles ispirato alle creazioni di André-Charles Boulle, in catalogo con la stima di 8.000/12.000 euro. Mobile elegante, di gusto prettamente internazionale, ha le due ante decorate rispettivamente con le figure di Socrate e Aspasia in ottone su fondo ebanizzato, come in ottone è anche la ricca decorazione di greche e girali che si dipana in modo simmetrico sull’intero fronte, mentre le medaglie, da cui il mobile prende il nome, sono ispirate alla storia di Re Luigi XIV.
Internazionale è anche il collezionismo a cui si rivolge la bella Coppia di medaglioni in avorio scolpito ad altorilievo con scene di putti danzanti all’interno di una importante cornice ebanizzata, la cui stima è di 10.000/15.000 euro. Di Scuola fiamminga del XVII, sono ispirati all’opera dello scultore fiammingo François Duquesnoy, uno dei massimi esponenti del Barocco romano che morì a Livorno nel corso di un viaggio alla volta della Francia.
E proprio a Livorno, circa due secoli dopo tra il 1830-40, nella bottega dei fratelli Della Valle veniva creato il bel Tavolino circolare con piano in scagliola raffigurante una scena di caccia al leone all’interno di una ricca cornice di gusto neoclassico, valutato 4.000/6.000 euro.
Restando in Toscana ritorniamo al XVIII secolo per ricordare la Console con piano rettangolare impiallacciato in marmo giallo di Siena che è in catalogo per la cifra di 10.000/15.000 euro. È un arredo importante, cui la ricchezza della decorazione scolpita, intagliata e dorata conferisce un grande impatto scenico e decorativo.
La vendita si completa e arricchisce da un interessante nucleo di mobili dell'Italia meridionale realizzati tra la metà del settecento e gli inizi dell’ottocento.
Ma non solo mobili in catalogo: la raccolta, infatti, comprende anche oggetti d’arte, complementi d’arredo, specchiere, tappeti ed arazzi, testimonianze della creatività e della ricerca del bello che hanno contraddistinto in maniera particolare la produzione italiana.