Il catalogo si presentava ricco di qualità, vario nelle tematiche, con un buon numero di opere dei migliori esponenti delle scuole pittoriche che hanno caratterizzato l’arte dell’Ottocento italiano, scelte che i collezionisti e il mercato hanno premiato decretando un ampio e lusinghiero successo: quasi l’80% di lotti venduti con un incasso che va oltre il 110% delle stime.
Apriamo la cronaca di questa vendita con il nucleo di 30 dipinti provenienti dalla Collezione Olschki che hanno suscitato l’interesse del collezionismo, toscano in particolare, e acceso la sala spesso in competizione con acquirenti collegati al telefono come è successo per BARCA AL TRAMONTO, un olio su cartoncino di Llewelyn Lloyd che ha segnato un ragguardevole successo andando a un nuovo proprietario per 32.500 euro (lotto 93).
Sarà un caso, curioso, ma la seduta si è aperta e chiusa con due ottime vendite: Cavalieri a Samarcanda di Alessio Issupoff ha quasi raddoppiato la valutazione passando in una nuova collezione per 28.750 euro (lotto 1), mentre è passato di mano per 43.750 euro LES POMMIERS, un dipinto dell’artista francese Jean-Pierre Cassigneul (lotto 127).
Non solo, entrambe le opere d’ora in avanti faranno parte di due collezioni internazionali, Issupoff ha varcato i confini per volare nell’Europa dell’est mentre Cassigneul torna in Francia
Il catalogo ha offerto altre affermazioni interessanti e utili a delineare lo stato dell’arte relativamente alla pittura italiana dell’Ottocento. È il caso Oscar Ghiglia, autore del dipinto IL VIOLINO, un olio su tela che si distingue per la complessità compositiva e l’armonia cromatica e tonale che lo permea e che ha chiuso una lunga ed appassionante gara a 75.000 euro (lotto 121).
Si è giunti, invece, con rapidità ai 52.500 euro con cui è stato aggiudicato il dipinto villa al bois de boulogne di Giuseppe De Nittis. Nel quadro il pittore è acuto osservatore del mondo circostante del quale rende appieno la “dimensione del silenzio” che lo caratterizza (lotto 94).
Interessante è stata anche la gara per l’aggiudicazione del grande dipinto del pittore piacentino Stefano Bruzzi, LA PRIMA NEVE, uno dei temi più apprezzati dai collezionisti tanto che il dipinto è stato conteso fino a 37.500 euro (lotto 103).
Dalla Lombardia al Piemonte con Angelo Morbelli, autore di due olii su tavoletta intitolati la ricerca della luce. Due bozzetti per il dipinto sogno e realtà. Studi preparatori per la stesura del trittico oggi di proprietà della fondazione Cariplo, i bozzetti sono stati aggiudicati per 25.000 euro a un’altra importante istituzione nazionale (lotto 64).
Tra le altre opere segnaliamo l’interesse attorno ai dipinti di Ciani, Cecconi, ai paesaggi cileni di Giovanni Mochi e alle piccole tavolette con scorci toscani di Giovanni Fattori.
In precedenza era stato esitato il catalogo di Dipinti Antichi che ha visto primeggiare Sansone e Dalila di Alessandro Turchi, l’Orbetto, che ha ripetuto il successo del Bacco e Arianna venduto un anno fa dal Dipartimento. L’opera presentata quest’anno, splendido esempio dei suoi anni maturi, nota agli studi e d’illustre provenienza, è entrata in una nuova collezione per 93.750 euro (lotto 18).
Ricordiamo anche la gara combattuta, chiusa a 47.500 euro pari a oltre il doppio della stima, relativa al SAN CRISTOFORO attribuito al pittore fiammingo Jan Mandijn (lotto 2) ha raddoppiato, passando di mano per 37.500 euro, anche l’olio su tavola di Scuola Senese del XVI secolo che raffigurava una bella Madonna col Bambino e angeli (lotto 4).
E’ volato ben oltre la stima iniziale Convito di eruditi di Scuola toscana del XVIII secolo: raffigurante un’associazione di cultori delle belle arti nel solco della “conversation piece” inglese, il dipinto è stato oggetto di vivace contesa attestandosi a 22.500 euro (lotto 21).
Dopo una gara serratissima tra collezionisti italiani e tedeschi si è chiusa a 27.500 euro l’aggiudicazione della Saffo si getta dalla rupe di Leucade del tedesco Heinrich Schmidt, riemerso solo in occasione di questa vendita e ritornato nel paese d’origine dell’artista (lotto 46).
Buono, anche, il risultato delle Tre Grazie di Ventura Salimbeni, un’opera squisita nel gusto della Maniera internazionale, aggiudicata a 17.500 euro a un collezionista inglese (lotto 1).
Tutto venduto per la natura morta, con il miglior risultato raggiunto dal fiorentino Bartolomeo Bimbi autore di un grande Vaso di fiori passato di mano per 28.750 euro (lotto 34).