Mobili, arredi e oggetti di alcune delle firme più importanti del design italiano, e non solo, sono stati i protagonisti del successo della vendita con cui Pandolfini è tornata al mondo del Design e delle Arti Decorative del XX secolo con il nuovo capodipartimento Jacopo Menzani.
Il catalogo dedicato, battuto il 19 gennaio, ha ottenuto una percentuale di venduto del 68% e un incremento sulle stime minime del 129%, risultato molto importante anche alla luce del periodo economico e di emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che influenza, fra le altre cose, anche il mercato dell’arte e del design.
Numeri positivi che fanno percepire l’attenzione con cui il mondo del design, ma anche i collezionisti fidelizzati, abbiano guardato a questa vendita con concreto interesse, trovando nell’offerta altamente selezionata una buona e corretta rispondenza ai loro “desiderata”. Il catalogo annoverava nomi importanti, peculiari al mondo di riferimento e altri conosciuti ai più, tra questi sicuramente Gio Ponti, l’artefice più autorevole del rinnovamento delle arti decorative italiane negli anni ’20 e ’30. Soprattutto nella progettazione degli arredi emerge il suo gusto neoclassico, ironico e garbato, figlio del primo Ottocento lombardo, un gusto che si riflette nell’eleganza di lenee e intarsi dell’eccezionale COPPIA DI POLTRONE disegnate per gli arredi di Villa Vittoria a Firenze, che ora sono in un nuova collezione per 37.500 euro (lotto 3).
Altro importante successo è stato messo a segno da una COPPIA DI POLTRONE disegnate da Renzo Zanavella, che agli inizi della sua attività collaborò anche con Ponti. Le poltrone, pezzi unici come la maggior parte degli arredi disegnati dall’architetto mantovano, hanno chiuso la loro concitatissima e lunga gara a 35.000 euro (lotto 15).
Mentre 37.500 euro è la cifra con cui sono stati aggiudicati un MOBILE e DUE PANNELLI MURALI di Joaquim Tenreiro, ricercatissimo designer e artigiano portoghese ma brasiliano d’adozione. Creati intorno a 1950 questi arredi, realizzati con tecnica squisita, sono una raffinata convivenza di valori tradizionali ed estetica moderna (lotto 83).
Parla un linguaggio internazionale anche il VASO di Émile Gallé del 1855 circa che è stato combattuto a suon di rilanci fino alla cifra di 30.000 euro. Creazione monumentale, realizzata in terracotta decorata alla barbottina con un motivo di rami fioriti di magnolia, fu probabilmente presentata all’Expositione de l’Union Centrale, delle Arti decorative a Parigi nel 1884 (lotto 143).
Restando in tema, ricordiamo la galoppata del GRANDE VASO, realizzato nel 1920 dalla Manifattura Cantagalli, in ceramica smaltata con decoro ispirato alle piastrelle turche iznik, che ha chiuso a 18.750 euro (lotto 166).
Continuando nell’elenco delle aggiudicazioni è obbligo segnalare il totale successo ottenuto dai lotti di Superstudio, su tutti il TAVOLO della sala delle riunioni della sua prima sede in Piazza di Bellosguardo 1; esemplare unico del 1965, realizzato in metallo verniciato sfumato dall'oro al rosa e legno laminato bianco è passato di mano per 25.000 euro (lotto 116). Nei 14 lotti proposti comparivano altri tre tavoli, una cassettiera, una specchiera, un divano e sette litografie, apprezzatissime e molto combattute, in modo particolare NEW YORK del 1969 (da Movimento Continuo), che ha più che triplicato la richiesta chiudendo a 8.125 euro (lotto 120).
Medesimo largo successo anche per le opere di Mario Ceroli, artista eclettico che ha fatto del legno il suo materiale d’elezione e con il quale ha realizzato quadri, sagome, oggetti e arredi come il TAVOLO “LA ROSA DEI VENTI” aggiudicato a 13.750 euro (lotto 67) e le DUE PANCHE in legno, una a tre e l’altra a due posti, realizzate da Poltronova nel 1969 che, volando oltre le aspettative, hanno chiuso le gare rispettivamente a 17.500 e 11.850 euro (lotti 69 e 70).
Tra gli imbottiti apprezzati un divano e una coppia di poltrone di Federico Munari, poi i vetri di Chini e Bianconi, e le “luci” di Gino Sarfatti uno degli attori principali dell’illuminazione di design, creatore di oltre 600 modelli distribuiti nel mondo dalla sua Arteluce. Il catalogo proponeva un set di tre lampade da terra, due lampade a sospensione con vetro a bollicine oltre a un LAMPADARIO e una COPPIA DI APPLIQUES realizzati in metallo bianco con elementi in vetro di Murano che sono stati aggiudicati rispettivamente a 5.000 e 3.000 euro (lotti 27 e 28).