Partecipazione internazionale per i dipinti di pandolfini

Da Pandolfini a Firenze l’asta di DIPINTI ANTICHI inaugura la nuova stagione del 2018 con oltre il 60% di lotti venduti e il 110% delle riserve realizzato.

In questa sicuramente ottima performance spicca la vendita al Comune di Brescia di due opere: un dipinto del Bagnadore, di rilevanza storica, e un ritratto riconducibile al pittore bresciano Francesco Paglia, in catalogo come appartenente alla cerchia del Cittadini. Due aggiudicazioni che vanno ad unirsi alle molte altre operate da Istituzioni pubbliche e private a conferma dell’importanza di operare scelte di qualità artistica e non solo – proprio come nel contingente – nella raccolta delle opere, una prassi più che consolidata all’interno di  Pandolfini.

Alla vendita dei dipinti antichi è seguita quella dei DIPINTI DELL’OTTOCENTO che con oltre il 70% di lotti venduti ha realizzato il 115% delle stime

Un esito nella sua totalità decisamente rilevante ancor più se letto a confronto con quelli recenti di altre importanti vendite di dipinti antichi.

 

I risultati migliori, forse inattesi per quanto concerne autori e soggetti, hanno riguardato opere di interesse internazionale, ambito per il quale Pandolfini è un interlocutore consolidato, non a caso la percentuale di compratori stranieri nella stagione appena conclusa è stata del 60%.

Tra queste opere ricordiamo il Ritratto di Enrico VIII (lotto132) tratto da un modello di Holbein, aggiudicato a 68.750 euro su una stima iniziale di 12/15.000 euro, risultato raggiunto dopo una lunga e serratissima gara tra compratori collegati tramite telefoni. In questo senso va ricordato anche ilRitratto di gentiluomo opera di scuola inglese del XVIII secolo battuto a 22.500 euro (lotto 151); per affinità è interessante annotare l’aggiudicazione della scena allegorica di scuola fiamminga e variante di modello rubensiano, L’eroe vittorioso coglie l’occasione per concludere la pace (lotto 84), aggiudicata a 33.750 euro grazie al concorso di diversi compratori stranieri collegati al telefono e on line sulla piattaforma PANDOLFINI LIVE.

Per contro, si è assistito anche a un rinnovato interesse per la produzione di scuole regionali italiane: in qualche modo ra preannunciato il successo dell’olio di tela Annunciazione (lotto 55) di Pier Maria Bagnadori detto il Bagnadore, acquisita dal Comune di Brescia acquisita dal Comune di Brescia per 21.250 euro dopo un’intensa campagna sulle colonne della stampa locale. La tendenza è avvalorata dal buon risultato di un dipinto apparentemente non facile, lo stendardo processionale di scuola bergamascaAnnunciazione della vergine (lotto 130), per il quale si è sussurrato il nome di Giovanni Paolo Lolmo, battuto a 11.875 euro.

Da segnalare anche un intrigante olio su carta forse di ambito carraccesco, Ritratto maschile (lotto 196), venduto a 28.750 euro contro una stima decisamente inferiore, indubbiamente motivata da un imperfetto stato conservativo: catalogato come opera fiorentina si rivelerà pienamente dopo un opportuno restauro.

Per la scuola lombarda ha più che raddoppiato la stima Cristo sorretto dagli angeli (lotto 63) che è passato di mano per 19.375 euro, molte le linee attive per La morte di Catone Uticense (lotto 112), un olio su tela di Giovan Battista Langetti, che ha quadruplicato la stima chiudendo a 21.250 euro.

Risultati soddisfacenti anche per Alessandro Casolani, il suo Mtrimonio mistico di Santa Caterina (lotto 208) è stato battuto a 16.250 euro, mentre è passato di mano per 25.000 euro la Madonna col Bambino (lotto 207) di Bartolomeo Cavarozzi, e in linea con le aspettative e le stime anche il raro Gerolamo Siciolante da Sermoneta che era in catalogo con una Crocefissione (lotto 23) battuta a 11.250 euro.

 

Anche la vendita dei DIPINTI DELL’OTTOCENTO apre con un ottimo risultato per un’opera d’interesse internazionale che, come per l’antico, porta alla ribalta la pittura e il collezionismo britannico, il dipinto conteso da diversi compratori è La battaglia di Trafalgar (lotto 244), un olio su tela di Richard Brydges Beeechey che è entrato in una nuova collezione per 35.000 euro facendo lievitare la stima di partenza. 

Le aggiudicazioni di tutti i lotti di natura morta inclusi in questa vendita sostengono la tendenza alla rivalutazione del genere pittorico riscontrata nei buoni risultati delle opere del medesimo genere aggiudicate nella sessione dedicata all’antico. Così sono passati di mano una bella coppia di Vasi di fiori (lotto 253) di scuola francese del XIX secolo, stessa epoca per una Natura morta con vaso di fiori (lotto 251) di scuola fiammingadue Nature morte di Giovanni Colacicchi (lotto 324 e 325), una di Bartolini e una del Bocchi (lotto 321). Quest’ultimo era in catalogo anche con diverse altre opere dai cavalli sulla spiaggia ai tramonti nella campagna romana, sei opere tutte aggiudicate con ottimi incrementi rispetto ai valori di partenza.

In catalogo spiccavano due opere del più importante autore siciliano dell’Ottocento, Francesco Lojacono, che sono state entrambe vendute. Il grande olio su tela La Serenata (lotto 265) è entrato in una nuova collezione per 48.750 euro mentre il più piccolo Studio di tramonto (lotto 308), considerato anche l’ultimo dipinto del maestro, ha chiuso la gara a 8.750 euro.

Infine non si può scordare il buon risultato per l’artista toscano Baccio Maria Bacci, la cui opera futurista Il barbiere (lotto 318) è stata venduta per 12.500 euro.