Sfiorano i 4ml di euro le aste di gioielli e orologi

Grande fermento e un magnifico risultato hanno caratterizzato le vendite del dipartimento di Gioielli e Orologi da polso e da tasca che hanno avuto luogo a Firenze da Pandolfini lo scorso il 29 maggio.

Le due vendite hanno raccolto un totale di circa 4 ML di euro, ottenuti con l’82% di lotti venduti, per ognuna delle vendite, e registrato il 116% delle stime gli orologi e il 164% i gioielli.

Un risultato eccezionale anche per la grande affluenza di un pubblico attento e partecipe che ha gremito la sala durante entrambe le aste, per i più di 1.000 collegamenti telefonici e per la partecipazione sula piattaforma PANDOLFINI LIVE da ogni parte del mondo: Hong Kong, Russia, Svizzera, Stati Uniti d’America, Regno Unito…

La vendita di gioielli ha avuto un inizio scoppiettante, con forti incrementi sulle stime per tutti i lotti aggiudicati, una tendenza senza soluzione di continuità che ha avuto picchi notevoli quando sono stati posti in vendita e aggiudicati i lotti più prestigiosi.

Hanno “brillato” i diamanti, montati su anelli, collane od orecchini, sfusi o ancora in blister, tutti hanno ottenuto un apprezzamento ampio grazie alla grande qualità delle pietre e dei gioielli selezionati da Pandolfini.

Queste caratteristiche hanno permesso di aggiudicare per 131.100 euro il diamante taglio brillante di ct 6 montato da Bulgari in un anello a fascia in platino con pavè di diamanti taglio baguette per ct 5 (lotto 345), e per 106.250 euro la coppia di diamanti taglio brillante, ct 5.68 e 5.56, montati in un paio di orecchini in oro bianco (lotto 326).

Molti i diamanti montati a “solitario” che sono stati aggiudicati ne ricordiamo alcuni partendo da un diamante di ct 4.71 montato da Chantecler Capri che ha più che raddoppiato la stima chiudendo a 85.000 euro (lotto 319), mentre ha chiuso una bella gara a 72.500 euro il diamante taglio brillante di ct 4.36 montato in oro bianco (lotto 136). Sempre in tema di anelli hanno corso molto rispetto le cifre di partenza due anelli con diamante taglio brillante, uno di ct 4,45 (lotto 126) e uno di ct 3.70 (lotto 265) entrambi aggiudicati a 32.500 euro, mentre è passato di mano per 40.000 euro il diamante di ct 4.70 montato in oro bianco (lotto 250). Ricordiamo anche un anello Trilogy che è passato di proprietà per 75.000 euro (lotto 155).

Tra i diamanti non montati che sono entrati in nuove collezioni o hanno cambiato investitore ricordiamo un diamante in blister che ha chiuso la gara a 50.000 euro (lotto 214).

Diamanti anche per due bracciali che hanno scaldato i collezionisti, uno in oro giallo con diamanti taglio baguette per ct 14 di Van Cleef & Arpels (lotto 168) e uno di Boucheron (lotto 333) in platino realizzato a motivi geometrici con diamanti per ct 18 che sono stati battuti rispettivamente a 50.000 e 42.500 euro.

Diamanti, grandi firme e pietre di colore costituiscono un trio di caratteristiche che fanno di un gioiello un gioiello importante, è il caso dell’anello in platino firmato Bulgari che monta uno zaffiro birmano taglio cuscino di ct 17.90, affiancato da diamanti taglio baguette e taglio brillante che ha chiuso una bella competizione a 60.000 euro (lotto 162).

 

 

 

Molto bene anche un ANELLO in platino con uno zaffiro di Ceylon “Sugar Loaf” di ct 15 affiancato da due diamanti taglio cuscino che dai 6.000 euro di partenza ha chiuso a 30.000 euro (lotto 67).

Grande successo per tutte le pietre di colore, in particolare per gli smeraldi e su tutti quelli estratti nelle miniere colombiane, due splendidi esemplari di taglio ottagonale di ct 10 montati in un paio di orecchini d’oro giallo affiancati da una coppia di diamanti taglio a cuore di ct 4 che sono passati di mano per 95.000 euro (lotto 230). Colombiano anche lo smeraldo taglio ottagonale di ct 7.08 affiancato da diamanti tagli tapes e montato in un anello in oro bianco che è passato di mano per 25.000 euro (lotto 46).

Tra le grandi firme non poteva mancare Cartier che ha ottenuto particolare attenzioni per l’anello della collezione “Panthère” in oro giallo con diamanti taglio brillante, smeraldi e onice, conservato nel suo astuccio originale che ha chiuso la licita a 27.500 euro (lotto 199).

Grandi protagoniste anche le perle naturali che hanno sempre corso molto oltre i valori stimati come la collana a due fili di perle naturali degradanti che da 15.000 euro ha chiuso la gara a 67.500 euro (lotto 152), il paio di orecchini in platino con perle naturali di mm 13 sormontate da diamanti che sono stati aggiudicati per 23.750 euro (lotto 151). Assolutamente esponenziale rispetto alla richiesta il risultato ottenuto da una collana di perle naturali a un filo con chiusura in platino che ora è in una nuova collezione per 77.500 euro (lotto 246)

Molti altri sarebbero i lotti degni di essere ricordati ma vogliamo anche ricordare l’attenzione che il pubblico ha avuto per le spille, non sempre i gioielli più richiesti, come una di forma circolare che al centro di un doppio giro di diamanti presentava un diamante taglio brillante di ct 6 e che è passata di mano per 30.000 euro (lotto 33), e chiudere rendendo onore a un collier di grande impatto e fascino ma anche raro e prezioso composto da 8 elementi snodati con rarissimi topazi blu per ct 104 e diamanti taglio antico per ct 11.30 che ora è in una nuova collezione a fronte di 72.500 euro (lotto 301).

Grande successo anche per l’asta di Orologi che offriva una selezione di lotti di grande qualità rigorosamente selezionati in grado di essere apprezzati sia dal collezionista esperto che da chi muove i primi passi nel mondo degli orologi o in quello delle aste, un mondo per il quale Pandolfini è diventato un punto di riferimento.

Interesse per l’italianissimo Panerai che ha brillato con lo storico RADIOMIR MILITARE aggiudicato per 85.000 euro e per i grandi marchi elvetici, che per altro costituivano la quasi totalità della vendita; nel susseguirsi di numerosi orologi Rolex si segnala la vendita per 75.000 euro di un ROLEX DAYTONA in oro giallo del 1978.