Dopo il successo dell’asta di Numismatica e le conferme per quelle di Argenti e Gioielli, l’asta di Orologi ha regalato l’aggiudicazione record, per 478.800 euro, del raro Rolex Daytona Paul Newman in versione Jonh Player Special, che oltre ad essere uno degli esemplari del mondo vintage più desiderabili e desiderati gode dell’appeal importante di non essere mai stato sul mercato prima della vendita di Pandolfini.
Subito si è capito che la gara sarebbe stata avvincente ed intensa, il segnale è arrivato quando dopo la presentazione del lotto un collezionista presente in sala ha fatto la sua offerta facendo un grande salto, alcuni competitor hanno lasciato ma altri hanno tenuto impegnati i telefoni e il collezionista in sala fino a quando, salutato dall’applauso della sala gremita, si è aggiudicato il lotto.
Il record segnato dal Daytona (lotto 171) ha aggiunto valore ai risultati di tutti gli altri lotti concorrendo e al conseguente successo del catalogo orologi che nel complesso ha incassato 667.888 euro, ossia il 203% del monte stime e il 64% di lotti venduti.
Il successo con cui si era chiusa la precedente vendita di NUMISMATICA si è ripetuto puntualmente anche in questa di fine anno, trascinata dalle grandi rarità delle zecche di Siena e Montalcino e dal forte interesse suscitato dalle monete in oro di imperatori svevi.
Al raggiungimento dei 385.385 euro d’incasso totale, pari al 129% delle stime e al 75% dei lotti venduti hanno concorso alcune aggiudicazioni di rilievo a partire dal rarissimo Bolognino da 2 soldi (lotto 63) del 1450 aggiudicato per 9.250 euro, poi il Grosso da 40 quattrini (lotto 106) battuto per 15.000 euro, lo scudo d'oro (lotto 107) aggiudicato a 15.625 euro e il suo mezzo scudo d’oro (lotto 108), che è arrivato fino a 18.125 euro risultando essere il top lot della vendita. Un altro mezzo scudo d'oro (lotto 112), datato 1549, ha raggiunto la cifra di 17.500 euro, mentre il mezzo scudo d'oro (lotto 111), l'ultimo della serie repubblicana coniato dallo zecchiere Agnolo Fraschini, datato 1553, è stato battuto e combattuto sino a 10.000 euro, e 10.000 euro è la cifra con cui si è chiusa anche la gara dello SCUDO D’ORO (lotto 110) datato 1548. Di rilievo anche aggiudicazione a 16.250 euro della Crazia (lotto 127), ultimo nominale repubblicano battuto in Siena nel 1555 prima dell'occupazione Mediceo-Papale. Importanti risultati hanno registrato anche diversi pezzi di Montalcino, ultimo baluardo dei rifugiati senesi del periodo 1555-1559, tra questi ricordiamo lo scudo in oro (lotto 128), del 1559 aggiudicato a 12.500 euro e la parpagliola (lotto 131) col gemello sul dorso della Lupa, ex asta Baranowsky 1932, che è passata in una nuova collezione per 11.875 euro. Grande bagarre ha segnato la gara del bellissimo Ducatone (lotto 297) in argento di Mantova datato 1629, unico conosciuto con questa data, proveniente da una importante collezione mantovana che è stato aggiudicato a 13.125 euro.
Il giorno 29 novembre è stata la volta degli ARGENTI, un'asta che ha mostrato interesse per le manifatture straniere, in particolare va sottolineato il risultato della brocca con bacile (lotto 85), Londra 1775, opera di eccezionale rarità dell’argentiere Ayme Videau che è stata aggiudicata per 23.750 euro. È danese il servito di posate “Bernadotte” (lotto 122) della manifattura Jensen che è passato di mano a 16.250 euro, mentre è opera del russo Dmitrijew Serebrenikow la coppa Twer (lotto 169) eseguita intorno al 1820 in argento e medaglio in smalti, come nella miglior tradizione russa, raffiguranti storie medioevali che è entrata in una nuova collezione per la cifra di 12.500 euro. Il catalogo si chiudeva con una sezione dedicata agli objets de vertu che ha avuto un buon ritorno d’interesse e di vendite.
Il 30 novembre prima degli orologi erano di scena I gioielli, vendita nella quale hanno brillato le pietre di colore e le perle, tipologie ancor più apprezzate dai compratori italiani e stranieri se di creati da grandi firme e di buona caratura. Top lot della vendita è risultato l’anello (lotto 107) in oro bianco e diamante fancy yellow aggiudicato per 50.000 euro, molto bene un altro anello (lotto 237) in oro bianco, diamanti e zaffiro Ceylon naturale che ha chiuso la gara a 31.875 euro, mentre è passato di mano per 30.000 euro anello di Bulgari (lotto 87) che si era guadagnato la copertina: uno smeraldo colombiano affiancato da diamanti è montato in platino e oro giallo.