Un primo semestre ancora in crescita per pandolfini

Nonostante il calendario più volte stravolto e alla fine condensato in meno di due mesi, il primo semestre 2020 di Pandolfini si chiude con il segno più rispetto al semestre corrispondente dell’anno precedente con un totale vendite che si attesta a € 14.470.000, in crescita rispetto al 2019 dello 0.03%.

Si tratta chiaramente di una crescita di pochi decimali di punto, ma alla luce dell’emergenza sanitaria che ha colpito il pianeta è paragonabile ad una crescita a doppia cifra in un periodo “normale”.

La scelta di limitare l’attività durante il periodo di chiusura forzata a solo due aste on line, peraltro chiuse con grande successo, ha dato i suoi frutti nei due mesi successivi. «Abbiamo tenuto da parte le opere affidate a Pandolfini per proporle ai nostri clienti alla riapertura e i fatti ci hanno dato ragione con una serie di appuntamenti condensati nei mesi di Giugno e Luglio che hanno prodotto risultati eccellenti al di sopra delle nostre aspettative» dichiara l’A.D. Pietro De Bernardi.

 

 

Anche in questo semestre la vendita di Arte Orientale ha riservato una serie di exploit importanti, su tutti i 751.700 euro con cui un compratore cinese si è aggiudicato una VASCA DA PESCI, Cina dinastia Qing, XIX  secolo, molto simile a una conservata al Museo Nazionale di Pechino (Asta 22 luglio - lotto 87).

I risultati di rilievo ottenuti nelle aste di Dipinti Antichi, Dipinti del secolo XIX e Mobili e Arredi, possono far supporre che il mondo dell’antico stia iniziando a rivivere una felice stagione, infatti, tra i top lot del semestre troviamo il raffinato ritratto di FERDINANDO VI DI BORBONE E BARBARA DI BRAGANZA, realizzato tra il 1747 e il 1752 da Jacopo Amigoni, entrato in una collezione straniera per 372.000 euro (Asta 1 luglio - lotto 82).

Ancora, l’aggiudicazione della prima opera nota di Luca Giordano, BATTAGLIA DI CAVALIERI ANTICHI, passata di mano per 100.000 euro (Asta 1 luglio - lotto 41), mentre è 102.500 euro la cifra raggiunta da un RITRATTO FEMMINILE DI SCUOLA FIAMMINGA del XVII secolo incluso in un catalogo ARCADE (Asta 3 marzo- lotto 151).

Per nulla scontato nelle proporzioni assunte l’aggiudicazione di PRESENTAZIONE DI GESÙ AL TEMPIO, una preziosa tavoletta, vincolata dal Ministero dei Beni Culturali, del pittore cinquecentesco Antonio Pirri, un’opera di qualità museale aggiudicata a 87.500 euro (Asta 1 luglio - lotto 18), come un exploit è la cavalcata fino a 68.750 euro de il RITRATTO DEL CARDINALE ANNIBALE ALBANI, opera inedita di Pier Leone Ghezzi  (Asta 1 luglio - lotto 55).

Sempre in tema di dipinti, tra le aggiudicazioni di maggior prestigio, passiamo all’Ottocento con EN ROUTE POUR LE SUPPLICE (Anvers le 12 février 1555) un dipinto dell’artista belga Piet Jan Van Der Oudera che ha chiuso la gara a 262.500 euro (Asta 8 luglio - lotto 83).                                                                                                                

Ancora una volta premiata la scelta di Pandolfini di proporre un’opera di Igor Mitoraj, la sua scultura PIEDE CON MANO, un bronzo del 2001, ora è in una nuova collezione per 150.000 euro (Asta 8 luglio - lotto 83); nella medesima asta si è registrato il secondo risultato ottenuto dal 2011 a oggi da un’opera di Zoran Anton Music, PETIT CHEVAUX, un olio su tela del 1948 ha polverizzato le stime passando di mano per 81.250 euro, la cifra costituisce anche il record assoluto se confrontato ad altre sue opere delle medesime dimensioni (Asta 8 luglio - lotto 42).

Per quanto riguarda le buone sensazioni avute dai cataloghi di antico, Pietro De Bernardi al termine dell’asta dei dipartimenti di Mobili e Arredi e International Fine Art ha commentato «I risultati che stiamo ottenendo con i mobili, credo siano i migliori ottenuti nelle aste degli ultimi 4 o 5 anni. Sono aggiudicazioni d’altri tempi registrati a fronte di proposte di grande qualità, conservazione e fresh to the market, tre atout importanti per mercanti e collezionisti privati, anime di un mercato esigente e molto preparato.»

Nell’asta del 16 giugno un CASSETTONE realizzato da Giovanni Maffezzoli dopo una lunga e molto combattuta gara tra diversi telefoni ha chiuso a 100.000 euro (Asta 16 giugno - lotto 128), mentre un CAMINO in marmo bianco, Francia - epoca Luigi XVI, è stato aggiudicato per 106.250 euro (Asta 16 giugno - lotto 248).

Un semestre nel segno dell’antico anche per le aggiudicazioni degne di un mercato internazionale di Sculture e Oggetti d’Arte: un BUSTO DI MORO, realizzato in Toscana nel corso del XVIII secolo, è stato aggiudicato a 125.000 euro (Asta 30 giugno - lotto 101), BUSTO DI IMPERATRICE in porfido rosso e breccia, Roma XVI secolo, è passato di mano a 77.500 euro (Asta 30 giugno - lotto 146), a poco meno, 65.000 euro si è fermata la corsa di un SAN SEBASTIANO in marmo, opere di uno scultore lombardo-ligure attivo agli inizi del Cinquecento (Asta 30 giugno - lotto 111), e la GHIRLANDA DI FRUTTA E FIORI di Luca della Robbia “il giovane” ha chiuso a 52.500 euro (Asta 30 giugno - lotto 105).

Il mercato si conferma sempre attivo per quanto riguarda i Gioielli e gli Orologi da polso, segnaliamo gli esiti di un elegante PENDENTE in oro bianco con uno smeraldo colombiano tagliato a cuore di ct 14 circa sorretto da un diamante taglio a goccia che è stato combattuto a lungo fino a chiudere per 40.000 euro (Asta 9 luglio - lotto 85), mentre nella vendita di orologi spicca un Rolex Daytona ref 6263 in acciaio con quadrante nero e contatori argentè che ha quasi raddoppiato la stima pre-asta chiudendo la gara a 52.500 euro (Asta 9 luglio - lotto 504),

Il Dipartimento di Vini da collezione di Pandolfini continua a essere leader assoluto del mercato in Italia, con una percentuale molto alta di vendita a compratori internazionali, francesi inclusi.

I numeri l’asta di Vini Pregiati e Distillati da Collezione rispecchiano il grande momento che il mercato italiano sta attraversando, e che nemmeno la congiuntura internazionale riesce a fermare: il 93% di lotti venduti con un aumento del 170% sui prezzi di riserva, e un fatturato complessivo di 1.100.000 euro. Il mercato dei beni di lusso non ha rallentato la sua corsa, e Pandolfini si è confermata capofila.

Entrando nel dettaglio, le etichette italiane che hanno registrato la quasi totalità dei lotti venduti (265 su 270) e un incremento del 189% sulle stime minime; per i distillati il risultato è andato oltre le più rosee aspettative con prezzi finali che hanno superato le stime minime del 246%, a sancire l’enorme successo, la vendita di 1 bottiglia di Bowmore del 1966 della Bouquet Collection di Samaroli, un pezzo unico combattuto fino all’incredibile cifra di 49.000 euro, record nazionale (Asta 17 e 18 giugno - lotto 338).