L’alchimia era l’arte medievale di trasformare, attraverso pratiche magiche ed esoteriche, elementi grezzi e di poco valore in veri e propri tesori. Ma se gli alchimisti medievali non sono mai riusciti a trasmutare il metallo grezzo in oro zecchino come sognavano, altri hanno saputo creare qualcosa di prezioso partendo semplicemente da acqua, terra e uva: i vigneron.
Con le loro conoscenze secolari hanno unito semplici elementi della natura ad un ingrediente speciale, che dona al vino il suo velo di “magia”: il tempo, fattore chiave per poter ottenere gli straordinari tesori racchiusi in questo catalogo. Fil rouge di questo particolare anno per Pandolfini, che celebra il secolo di attività nel mondo dell’arte, del lusso, e anche i 25 anni di aste dedicate ai grandi vini, lo scorrere del tempo si fa ancora una volta protagonista di questo catalogo, che presenta importanti lotti in asta il 7 e l’8 novembre.
Ad aprire la giornata dedicata alle grandi maison della Champagne, il 7, l’inimitabile Salon, che onorerà noi e i nostri più affezionati clienti con una degustazione esclusiva la mattina dello stesso giorno. Dopo il light lunch organizzato dalla tristellata Enoteca Pinchiorri, saranno proprio i lotti provenienti dalle cantine di Le Mesnil-sur-Oger – con i primi quattro omaggiati direttamente dalla collezione privata di Federico Ceretto, distibutore italiano – a rompere il ghiaccio, seguiti da quelli raccolti in questi mesi dai nostri esperti da tutta Italia.
Dopo gli champagne, restiamo in Francia con una ristretta ma raffinatissima selezione di Château bordolesi, Latour, Lafite Rothschild, Pétrus e Yquem (già nostro partner a settembre in un evento nella sede romana n.d.r.) e una più corposa sessione dedicata ai grandi vini di Borgogna: da Rouget a Ramonet, da Rousseau a Comtes Lafon, fino al grande Romanée Conti, presente anche nella forma di assortimento da 12 bottiglie.
Concluso il primo giorno con i vini del Rodano, della regione di Chablis e del resto del mondo, una prestigiosa Single Owner Collection apre la mattina di venerdì 8. Il proprietario ha affidato a noi una parte della sua sterminata collezione, conservata sempre a regola d’arte nella sua cantina, in cui sono presenti dei lotti quasi introvabili: Château Lafleur, varie declinazioni del Domaine Leroy, Sassicaia 1985, e una raccolta di vini dell’azienda Montevertine dagli anni ’70 ai primi 2000, con bottiglie rarissime di Il Cannaio, Il Sodaccio, Le Pergole Torte e i ricercatissimi “Il Novantuno” e “L’Ottantanove” di Sergio Manetti.
La terza e conclusiva sessione di vendita sarà invece interamente dedicata ai grandi vini nostrani: Toscana, Veneto e Piemonte saranno le regioni protagoniste con i loro preziosissimi vini. Partendo dalla nostra regione con i Super Tuscan e i Brunelli, ci si sposta verso nord, nelle zone della Valpolicella, luogo di produzione dei grandi Amaroni, per poi giungere, in chiusura dell’asta, in Piemonte, dove il Barbaresco e il Barolo la fanno da padroni.
Moderni alchimisti, i vigneron, riescono, con semplici elementi, a creare della ricchezza unica nel suo genere. E noi siamo lieti di essere riusciti proprio come loro, con tempo e pazienza, a proporvi questo catalogo che siamo sicuri saprà affascinarvi.