12 giugno | arte moderna e contemporanea: picasso, warhol e i grandi del 900 italiano

Il dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea ritorna nel capoluogo lombardo con un catalogo attentamente selezionato che spazia dal primo Novecento al contemporaneo, passando per le correnti degli anni Cinquanta e Sessanta, la pop art italiana, e alcune opere di rilievo internazionale.

Questa vendita giunge dopo la mostra “Omaggio al colore” che il dipartimento ha curato e presentato nelle sedi di Roma prima e Firenze poi. Evento inconsueto per una Casa d’Aste, la mostra è stata accolta in entrambe le città con grande favore e interesse, sentimenti che si sono concretizzati nella felice e costante affluenza di un pubblico numeroso, preparato e competente, sicuramente parte di quel mondo collezionistico, italiano e straniero, che sempre di più premia gli importanti investimenti che Pandolfini sta profondendo nella gestione e attività del dipartimento.

Sull’onda, Pandolfini raddoppia la superficie espositiva del Centro Svizzero di via Palestro dove le circa 350 opere raccolte per quest’asta, che si preannuncia di assoluto rilievo e di particolare interesse per il mondo collezionistico di riferimento, saranno in esposizione da giovedì 8 a domenica 11 giugno prima di essere battute il 12 giugno in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana.

Notevole la sezione delle “carte”, tra queste di assoluto rilievo è Les Dejeuners, una matita su carta del 1961 di Pablo Picasso, a catalogo per 70.000/100.000 euro. Il confronto con la celebre opera di Manet è un tema assai caro a Picasso e ricorrente nel suo lavoro, tanto che sul retro di una busta della galleria Simon, con ogni probabilità nel 1932, Picasso scrive: "Alla vista della Colazione sull'erba di Manet intravedo dolori futuri". E’ però solo dal 1954, allorché Picasso esegue i primi disegni sul tema della colazione, che si concretizza il suo desiderio di “confronto” che a più riprese si ripropone fino agli anni 60.

In evidenza anche la matita Nudo di donna a mani giunte del 1917/18 di Amedeo Modigliani in catalogo per 50.000/70.000 euro, come il nucleo di quattro opere di Lucio Fontana tra le quali segnaliamo Concetto Spaziale stimato 12.000/16.000 euro e Nudo femminile di Gianni Dova stimato 4.500/6.000 euro.

Interessante ed emblematico dei tempi è Studio per il maNifesto per la Società Nazionale Gazometri di Milano, una matita e china su carta, in catalogo per 2.500/4.500 euro, che come si legge sul retro era il “bozzetto preliminare per l'arazzo realizzato per il concorso Ali fasciste del 1937”. Il tema fu sviluppato da Depero nel 1934 in occasione della realizzazione del manifesto per la Società Nazionale Gazometri e ripreso nel 1947 per la campagna pubblicitaria degli apparecchi a gas Fargas.

Per gli anni Cinquanta e Sessanta sicuro primo piano per ALFABETO SENZA FINE, un olio del 1969 di Emilio Scanvino la cui stima è di 45.000/70.000 euro, AUTUNNO A VELATE, olio su tela del 1961 di Renato Guttuso la cui stima è di 25.000/40.000 euro, mentre è di 20.000/38.000 euro la valutazione del grande dipinto ad acrilico su tela LA MANO E IL TAVOLO che Renato Mambor, la cui opera si può ascrivere al linguaggio internazionale, eseguì nel 1965.

Poi Senza titolo una carta di Paolo Scheggi la cui stima è di 10.000/15.000 euro ma anche Baiardo in soffitta, una tecnica mista su tela del 1966 di Achille Perilli, in catalogo a 15.000/25.000 euro e Fausto Pirandello con la storica natura morta del 1958, Lampadine e scatole, un olio su cartone del 1958 pubblicato nel catalogo generale in asta con la stima di 5.000/8.000 euro.

Il movimento ottico cinetico è in catalogo con Marina Apollonio, una delle sue figure più rappresentative e la sua Dinamica Circolare 6RR3, una nitro su perspex, meccanismo rotante del 1966 valutata 20.000/30.000 euro e Dadamaino con due opere: Oggetto ottico-dinamico indeterminato, tessere di alluminio fresato su tavola eseguito nel 1961 in catalogo per 25.000/35.000 euro e volume, un tempera su tela bucata valutata 25.000/35.000 euro. 

 

 

Notevole è la selezione di opere della pop art italiana a partire da SPAZIO ELASTICO eseguito nel 1974/75 con molle, elastici, chiodi, spago e smalto su tavola da Gianni Colombo che è valutato 90.000/140.000 euro.

Del 1974 è anche FATTI di Emilio Isgrò, una china su libro tipografico su tavola che è in catalogo per 20.000/30.000 euro. Dello stesso periodo ricordiamo K12a del 1975 di Paolo Cotani, autore anche di Tensioni del 2008. Le due opere, caratterizzate dal gioco di tensioni delle bende elastiche tipico della sua ricerca artistica, sono in catalogo rispettivamente per  5.000/8.000 e 9.000/12.000 euro.

La sezione comprende un buon numero di opere di Franco Angeli tra cui Souvenir, uno smalto a spruzzo su tela eseguito tra il 1975-1978 in catalogo con la stima di 5.000/8.000 euro. Tano Festa è presente con alcuni lavori particolarmente interessanti come il Ritratto di Marcello Mastroianni un acrilico e smalto su tela del 1975 e Coriandoli acrilico, collage e PVC su tela del ’84, rispettivamente stimati 6.000/8.000 e 8.000/12.000 euro.

E nel solco della pop art ricordiamo la storica wallpaper Mao di Andy Warhol, la carta da parati che fu realizzata dall’artista appositamente come sfondo di allestimento in occasione della sua personale al Musée Galliera di Parigi nel 1974. Opera di gusto e interesse internazionale, MAO come gli altri wallpapers di Warhol si pone sul piano della vera e propria opera d’arte, è a catalogo per la cifra di 60.000/80.000 euro.

Piero Dorazio sarà largamente presente con una ricca selezione di opere di grande formato e dall’articolata tessitura cromatica. Tra tutte ricordiamo Cycladic Scuro del 1982, RA I del 1989-1990 e HAREM I del 1991, tre opere a olio su tela a catalogo rispettivamente per 45.000/65.000 e 65.000/85.000 euro e 20.000/30.000 euro.

E ancora ricordiamo il bell’arazzo di Alighiero Boetti, Attirare l’attenzione del 1989, la cui stima è di 18.000/22.000 euro nonché l’opera T 1982-H49 un acrilico su tela del 1982 di Hans Hartung in catalogo per la cifra di 12.000/18.000 euro.

E del 1982 è anche la deliziosa tela estroflessa Blu, stimata 8.000/12.000 euro di Agostino Bonalumi, autore che proprio nelle vendite di Pandolfini dello scorso anno ha ottenuto risultati veramente eccellenti, e che si possono ipotizzare per l’altra sua opera in catalogo, ROSSO, tela estroflessa del 1982 valutata 50.000/70.000 euro.

Di un decennio posteriore è Senza titolo, una tempera vinilica di Carla Accardi mentre è datato 1999 3 ovali bianchi di Turi Simeti, rispettivamente stimati 10.000/15.000 e 14.000/18.000, chiudiamo non prima di ricordare la presenza in asta di alcuni lotti significativi legati ad artisti italiani e stranieri del primo Novecento, tra tutti poniamo l’accento su una splendida opera di Italo Ferro, in catalogo con la stima di 7.000/10.000 euro, Aeropittura, interessante  testimonianza del secondo Futurismo per altro rappresentato in diversi altri lotti.