250.000 euro per juan de pereja, record per il raro pittore spagnolo

Con le aste battute l’1 e 2 ottobre si è aperta la sessione autunnale, ma anche un ottobre intenso in cui Pandolfini festeggia i “vent’anni DIVINI” del dipartimento VINI PREGIATI E DA COLLEZIONE (14 e 15 ottobre) che inanella un successo pressoché totale a tutte le vendite e a fine mese, 29 ottobre con esposizione dal 24, presenta l’importante vendita: TESORI RITROVATI - Impressionisti e Capolavori Moderni da una raccolta privata”,  che dalle esposizioni (Parma, Firenze e Roma) ha suscitato grande attenzione e interesse da parte del più qualificato collezionismo internazionale, di istituzioni pubbliche e private, di Musei e Fondazioni.

Tornando all’attualità più stretta, l’intensa giornata del 2 ottobre dedicata ai Dipinti dal XVI al XX secolo, catalogo di Pandolfini ARCADE, è stata caratterizzata dallo straordinario risultato di Juan de Pereja, meglio noto come lo schiavo di Velázquez, che è risultato il top lot polverizzando le stime e le migliori aspettative.

La sala, ma non solo, ha seguito con suspense la vivacissima gara che si è aperta subito dopo la descrizione di CANE CON CANDELA E GIGLI: senza soluzione di continuità, nonostante gli improvvisi e consistenti rialzi da parte di uno dei compratori collegati al telefono volti a dissuadere al concorrenza, il riuscitissimo taglio con i simboli di San Domenico tramutato in un suggestivo brano di natura morta ha corso fino ai 250.000 euro che costituiscono un record per il raro pittore spagnolo (lotto 168).

Nell’insieme la vendita ha confermato l’ottima tenuta del mercato per i dipinti di figura di ottima qualità come il Sant’Antonio Abate intento nella lettura, in cui il volto e la mano che tiene il libro emergono grazie a un magistrale utilizzo della luce, aggiudicato per 28.750 euro (lotto 15), e l’intrigante figura femminile di scuola napoletana passata di mano per 18.750 euro (lotto 18)  o ancora i due vivaci putti con capra da ricondurre all’ambito di Sebastiano Ricci battuto a 26.250 euro (lotto 30).

Animate sono state anche le gare della tavola raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Francesco, Giovanni Battista e Giovanni Evangelista da mettere in relazione con due tele appartenenti al catalogo degli autografi restituiti a Battistello Caracciolo, che da 10.000 euro di partenza ne ha totalizzato 31.250 euro (lotto 43), e  del delizioso Ritratto di bambino di scuola fiamminga, venduto per 52.500 euro dopo una frizzante competizione tra collezionisti attirati dalla grandissima perizia nella descrizione degli abiti e degli ornamenti (lotto 62).

Nel pomeriggio protagonisti sono state le due affascinanti Santa Caterina e Santa dorotea di Pacecco de Rosa combattute sino a 62.500 euro (lotto 165).


Il giorno precedente si è svolta l’asta OPERE SU CARTA DAL XV AL XIX SECOLO che ha confermato l’interesse riscontrato durante i giorni di esposizione, durante i quali molti collezionisti hanno accuratamente visionato i circa 200 lotti presenti in catalogo.

La prima sessione dedicata a “Vedute e scorci di Roma e delle sue vestigia da una collezione romana” è stata caratterizzata da vivaci gare per i suggestivi panorami di artisti stranieri operanti a Roma nel Sei e Settecento, che hanno portato all’aggiudicazione per 5.250 euro di PORTA ROMANA, una bella matita nera attribuita a Bartolomeus Breenberg (lotto 3), poi di VEDUTA DI PIAZZA DEL PANTHEON passata di mano per 2.750 euro (lotto 12) e la VEDUTA DEL COLOSSEO E DINTORNI attribuita a Peter Van Lint che ha più che triplicato la stima chiudendo a 2.500 euro (lotto 14).

Buon successo anche per le maestose colonne di Giovanni Battista Piranesi, la Veduta del prospetto principale della colonna Traiana è stata aggiudicata per 5.625 euro (lotto 23).

Tra i disegni ottimi risultati per i bolognesi, su tutti Gaetano Gandolfi,  la sua matita rossa Accademia di figura ha totalizzato 7.500 euro (lotto 146) ma soprattutto ha acceso un’incalzante competizione internazionale conclusasi con un’aggiudicazione per 50.000 euro il Ritratto di due figli di gaetano, che è anche risultato il top lot della vendita (lotto 147).

Eccellente aggiudicazione anche per il grande foglio di Felice Giani con Mosé che fa scaturire le acque che ha corso fino a 26.250 euro (lotto 157) e per i due straordinari esemplari firmati da Luigi Ademollo, Ingresso trionfale di alessandro magno e la battaglia di gaugamela che hanno ampiamente superato le stime chiudendo rispettivamente a 7.500 e 10.000 euro (lotti 161 e 162).

Sempre viva l’attenzione per le stampe degli antichi maestri che hanno chiuso la sessione, le incisioni di Shongauer, La madonna con il papppagallo (lotto 191) e Durer, gesÙ lascia la madre, (lotto 190) sono passate in nuove collezioni rispettivamente per 8.750 euro e 3.000 euro, mentre l’acquaforte ritratto della madre di rembrandt dello stesso Rembrant è di un nuovo collezionista che se l’è aggiudicata per 2.125 euro (lotto 193).