Il via alla programmazione 2023 si avrà il 15 febbraio con il bel catalogo di MOBILI, OGGETTI D’ARTE E SCULTURE DA COLLEZIONI PRIVATE, composto da quattro nuclei principali.
Un nucleo che guarda all’arte dell’Italia meridionale propone con una stima di 12.000/18.000 euro una COPPIA DI CASSETTONI napoletani di metà XVIII secolo di linea mossa e intarsiati in essenze pregiate (lotto 100), e un’eccezionale COPPIA DI PICCOLI LAMPADARI palermitani in filigrana della fine del XVII-prima metà del secolo XVIII che sono valutati 30.000/50.000 euro (lotto 101).
Interessante anche il nucleo romano in cui spiccano DUE GRANDI CONSOLES degli inizi del XVIII secolo realizzate in legno riccamente intagliato e dorato con piano sagomato in marmo cipollino, che sono offerte a 20.000/30.000 euro (lotto 132) e QUATTRO RARI PANCHETTI in legno laccato a fondo verde e dorato che hanno una stima di 8.000/12.000 euro (lotto 120).
Segue un corpus di opere venete con trumeau, tavolini, pannelli in lacca povera oltre a una GRANDE SPECCHIERA della prima metà del XVIII secolo realizzata in legno intagliato e dorato e originale vetro dipinto nella cimasa offerta a 4.000/6.000 euro (lotto 200) e una bella SCRIVANIA DA CENTRO in legno di noce dalla forma mossa e bombata che ha una valutazione di 8.000/12.000 euro (lotto 180).
Vi è poi un nutrito nucleo di opere riferibili all’Italia settentrionale a cominciare da una Ribalta di metà Settecento lastronata in radica di noce tipicamente lombarda stimata 8.000/12.000 euro (lotto 170) per giungere a un interessantissimo PIANO IN SCAGLIOLA attribuito a Carlo Gibertoni stimato 10.000/15.000 euro (lotto 48). Allarga la proposta di questo nucleo una ricca selezione di sculture come una COPPIA DI SCULTURE, in legno laccato e dipinto in policromia probabilmente raffiguranti i santi Cosma e Damiano, di scultore lombardo del XVI secolo valutate 20.000/30.000 euro (lotto 61) o l’ERCOLE degli inizi del XVIII secolo modellato a tutto tondo in terracotta dipinta, modello derivante dall’Ercole Farnese del Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha una richiesta di 12.000/18.000 euro (lotto 123).
Infine il quarto e ultimo nucleo prevede opere toscane, come una bella CREDENZA fiorentina del XVI secolo (lotto 33) e TRE SEGGIOLONI DA PARATA senesi in legno di noce con sostegni torniti (lotto 6), valutati rispettivamente 2.500/3.500 euro e 5.000/8.000 euro, oltre a una caratteristica collezione di "ARLECCHINI" di Montelupo composta da undici piatti proposti in lotti singoli tutti con valutazioni variabili da 600 ai 1.200 euro, e un ASSORTIMENTO DA TAVOLA di Ginori – Doccia XVIII secolo, composto da quarantun pezzi con il decoro del “tulipano” proposto con una stima di 5.000/8.000 euro (lotto 142).