Il 31 maggio la vendita Sculture e oggetti d’arte con un catalogo di 250 opere in bronzo, marmo e legno, accuratamente selezionati per il loro interesse storico culturale e la loro pregevolezza artistica data da una virtuosa lavorazione di bronzo, marmo e legno, chiuderà un mese ricco di appuntamenti per la casa d’Aste Pandolfini.
Il catalogo si apre con un’importante raccolta di placchette, paci, rilievi e medaglie rinascimentali a soggetto sia profano sia religioso attentamente collezionata da un amatore lombardo, rappresentativa della produzione dei principali scultori, orafi e medaglisti italiani e delle rispettive scuole, quali il Moderno, Sperandio di Mantova o ancora da Matteo de’ Pasti, con uno sguardo rivolto anche alla produzione coeva europea, con opere di scuola tedesca, fiamminga e spagnola.
Ricordiamo in particolare una placca in bronzo raffigurante una Madonna con Bambino e angeli, probabile opera della bottega di Donatello su progetto del maestro intorno al 1455 che ha una valutazione di 3.000/5.000 euro (lotto 32), poi una pace di scuola lombarda con il Battesimo di Cristo in bronzo dorato e niello su argento impreziosita lungo il bordo da fiorellini in argento con smalti stimata 2.500/3.500 euro (lotto 3) e, infine, una placchetta in bronzo parzialmente dorato raffigurante una Madonna con Bambino e angeli, la cui stima è di 2.000/3.000 euro, che dopo varie attribuzioni è infine stata ricondotta dallo studioso Pope-Hennessy alla produzione ferrarese date le somiglianze formali con la pala Roverella di Cosmé Tura (lotto 31).
Tra i lotti in catalogo si segnala una raffinata Madonna col Bambino lignea, firmata e datata 1492 sul trono dal pittore che realizzò la veste policroma, Leonardo Attavanti, detto Leonardo da Verona, in catalogo con una stima di 30.000/50.000 euro. Le stringenti analogie tipologiche e stilistiche permettono di porre in relazione il gruppo scultoreo offerto da Pandolfini con la Madonna orante con in grembo il Bambino documentata dell’intagliatore veronese Giovanni Zebellana e dello stesso Attavanti e conservata nel museo del Castello Sforzesco di Milano (lotto 120).
Appartiene alla fortunata tipologia ben nota alla critica e ormai da tempo concordemente ricondotta a un modello di Antonio Rossellino l’inedito rilievo, in stucco dipinto e dorato, raffigurante la Madonna col Bambino del tipo detto dell’Ermitage, realizzato dall’operosa bottega impiantata dal Rossellino a Ferrara, l’opera è offerta a 15.000/25.000 euro (lotto 185).
Tra le realizzazioni in metallo si distingue uno scudo da parata cinquecentesco profondamente sbalzato e finemente cesellato che mostra al centro la testa di Medusa e nel giro una Strage degli innocenti trasformata in motivo decorativo caratterizzato da una furiosa animazione. Lo scudo, che in origine doveva scintillante di bagliori dorati, ha una stima di 8.000/12.000 euro (lotto 130).
Gli ultimi cinquanta lotti del catalogo sono dedicati alla collezione di un gentiluomo milanese, una wunderkammer composta di smalti, vetri policromi, coralli e metalli lavorati a creare un caleidoscopico mondo di oggetti curiosi e rari distribuiti in un ampio arco temporale: da un importante faldistorio longobardo del VI secolo d.C., prezioso esemplare di sedia pieghevole da campo valutato 15.000/20.000 euro, si arriva a due raffinati manufatti del Barocco siciliano, un San Sebastiano alla colonna in bronzo dorato, corallo e madreperla e un raro modello di facciata di chiesa in vetri policromi con decorazioni in bronzo dorato, stimati rispettivamente 6.000/8.000 e 15.000/20.000 euro (lotti 206 e 217) passando per una figura femminile dolente del Maestro di Pizzighettone la cui stima è di 20.000/30.000 euro (lotto 236) rappresentativa, insieme a un acquamanile fiammingo 15.000/20.000 euro (lotto 213), del periodo tardogotico.