Arte orientale

Sempre più visitatori internazionali, soprattutto cinesi, visitano le esposizioni delle vendite del Dipartimento di Arte Orientale di Pandolfini, e le sessioni di vendita contano un numero in continua crescita di collegamenti telefonici internazionali e di presenze attive sulla piattaforma PANDOLFINI LIVE.

Questo crescente rapporto di fiducia e affezione della clientela nei confronti dei cataloghi del dipartimento nasce dalla scelta di ricercare lotti di qualità per costruire cataloghi “freschi” e “onesti”, due caratteristiche oggi più che mai indispensabili per attrarre il compratore e il collezionista preparato ed esigente.

Così è anche il catalogo del 25 giugno che propone una ricca varietà di opere e oggetti d’arte con dei nuclei omogenei e numerosi, declinati in una molteplicità di fogge e misure.

Iniziamo segnalando una scultura in bronzo laccato e dorato, alta 53 centimetri, raffigurante un Buddha seduto su un trono a fior di loto, realizzata in Cina durante la Dinastia Ming che è in catalogo con una valutazione di 30.000/50.000 euro.

Particolare attenzione e interesse è stata riservata ai mobili tra i quali spicca uno Stipo, Cina XIX secolo, realizzato in legno hongmu decorato da un ricco intaglio raffigurante draghi e nuvole con serrature, cerniere e applicazioni in bonzo, inserito in catalogo con la stima di 10.000/15.000 euro. Troviamo poi un letto in legno hongmu dalla linea geometrica decorato da intagli a foglie di vite e chicchi d’uva e intarsi in marmo realizzato in Cina nel corso del XIX secolo, la cui valutazione è di 6.000/8.000 euro e un mobile a cassetti, giapponese di epoca Meji, in legno laccato con applicazioni in madreperla la cui valutazione è di 6.000/8.000 euro.

Tra le porcellane cinesi si contano molti VASI da quelli decorati in policromia con i classici motivi della tradizione cinese agli eleganti bianchi e blu e ai raffinati monocromi, tra i molti selezionati ci piace segnalarne due coppie dal grande impatto decorativo.

La prima, Cina tarda Dinastia Qing, è costituita da due vasi di forma HU, con decoro ming-style in blu sotto smalto e rosso sopra smalto con marchio apocrifo Qianlong a sei caratteri apposto sotto la base, in catalogo con la stima di 5.000/6.000 euro. Il corpo globulare è decorato da un elegante motivo di boccioli di fiore di loto rossi sorretti da racemi fogliati, il collo è diviso in tre fasce: due racchiudono un susseguirsi di fiori stilizzanti, mentre e la terza, all’orlo, incornicia onde del mare che si infrangono. La spalla è decorata da baxijiang, gli otto emblemi buddisti sospesi fra nastri, divisi in quattro e quattro da due prese a forma si maschere taotie che sostengono finti anelli.

Invece, sono fiori, rami e volatiti gli elementi che costituisco il decoro in bianco, bruno e verde della coppia di vasi a doppio corpo della famiglia nera realizzati in Cina durante la tarda Dinastia Qing per la quale sono richiesti 3.000/5.000 euro.

Corposa anche la parte dedicata ai coralli, soprattutto gruppi e figure singole, tra tutti segnaliamo quattro lotti, tutti Cina Dinastia Qing secolo XIX. Due sono gruppi in corallo rosso: il primo, stimato 8.000/10.000 euro, raffigura una figura femminile accompagnata da in bambino che regge una fenice, il secondo, in cui troviamo accanto a un bouquet fiorito due figure femminili e un bambino, ha una valutazione di 6.000/8.000 euro.

 

 

 

Ancora segnaliamo una figura femminile che regge in entrambe le mani mazzi di fiori scolpita in corallo rosso, mentre ha delle piccole macchie bianche la figura femminile accompagnata da tre bambini, le due sculture sono offerte rispettivamente a 7.000/8.000 e 6.000/8.000 euro.

In vendita anche una bella sezione di giade, per tutte ricordiamo una ciotola, Cina Dinastia Qing periodo Qianlong, in verde celadon con lavorazione taotie e decoro geometrico a rilievo valutata 3.000/3.500 euro, mentre sono richiesti 6.000/8.000 euro per una bella collezione di snuff bottles di materiali diversi tra cui vetro, porcellana, smalti e pietre dure tutte realizzate in Cina nel corso dei secoli XVIII e XIX, conservata in una bella teca in legno caratterizzata da un decoro di lineari volute nei profili superiore e inferiore.