L’asta di ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA del 13 giugno 2016 sarà battuta nella grande Sala Meili del Centro Svizzero di via Palestro 2 a Milano. Luogo insolito per la Casa d’Aste che solitamente da corso alle vendite nel prestigioso Palazzo fiorentino Ramirez Montalvo, ma dal 2015, con i successi delle aste di Vini Pregiati e da Collezione è diventata la sede d’eccellenza in cui programmare gli appuntamenti nella capitale italiana dell’arte.
Il mercato dell’Arte Moderna e Contemporanea lo scorso anno è cresciuto e anche nel nostro Paese la ripresa è costante e presenti ancora buoni margini di crescita per alcuni artisti mantenendo alto l’interesse per chi vede questo settore anche come investimento.
Inseriti in questo andamento, i brillanti risultati ottenuti dal dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea di Pandolfini nella scorsa stagione, compresi i lotti proposti nell’Asta Capolavori da Collezioni Italiane, sono stati il punto di partenza per l’accurata selezione che ha portato alla definizione del catalogo del 13 giugno.
Diverse sono le opere di assoluto rilievo, tra queste alcune tele di Agostino Bonalumi, su tutte segnaliamo BIANCO, una tela estroflessa e tempera vinilica del 1967. L’opera, stimata 250.000/300.000 euro, fu realizzata per la prima grande personale americana di Bonalumi alla Galleria Bonino di New York nel novembre del ’67, esposizione che gli aprì le porte del collezionismo d’oltreoceano.
Di assoluto rilievo è anche LES DEJEUNERS, una matita su carta del 1961 di Pablo Picasso, a catalogo per 100.000/150.000/ euro. Il confronto con la celebre opera di Manet è un tema assai caro a Picasso e ricorrente nel suo lavoro, tanto che sul retro di una busta della galleria Simon, con ogni probabilità nel 1932, Picasso scrive: "Alla vista della Colazione sull'erba di Manet intravedo dolori futuri". E’ però solo dal 1954, allorchè Picasso esegue i primi disegni sul tema della colazione, che si concretizza il suo desiderio di “confronto” che a più riprese si ripropone fino agli anni 60. Il disegno che presentiamo, datato 1961, fu pubblicato nel 1962 da Douglas Cooper in “Picasso. Les Déjeuners”, poi da Christian Zervos, il cui volume è considerato il testo fondamentale per le opere di Picasso.
Tra gli artisti che stanno riscuotendo una particolare attenzione dal mercato in catalogo troviamo Tano Festa, uno dei protagonisti della scuola pop romana. OMAGGIO AL COLORE, un olio su tela del 1972, stimato 12.000/18.000 euro proviene dalla prestigiosa collezione Franchetti di Roma.
Il momento è particolarmente interessante anche per le opere degli artisti italiani degli anni ’60, come Mimmo Rotella. L’asta lo vede protagonista con il décollage applicato su tela IL CONGRESSO, opera storica del 1962, la cui stima è di 20.000/30.000 euro.
E’ di un decennio precedente, precisamente del 1951, il dipinto a tecnica mista su carta SENZA TITOLO di Tancredi Parmeggiani, che è in catalogo con la stima di 25.000/30.000 euro.
Di particolare interesse, e sotto la lente del mercato, è Alberto Biasi, tra i fondatori del Gruppo N e uno degli artisti ottico-cinetici più interessanti del momento. DINAMICA IRREGOLARE che Pandolfini presenta s’inserisce appieno nella sua produzione cinetico-visuale della metà degli anni Sessanta, allorché, approfondendo la ricerca sull’impatto luminoso della luce naturale, arriva alla realizzazione dei Politipi. Il rilievo in PVC applicato su tavola, firmato e datato, ha una stima di 10.000/15.000 euro.
Altro focus interessante sono le tre opere di Alexander Calder in catalogo, che provengono da due importanti collezioni italiane, una milanese e una triestina. Sono lavori su cartone di periodi diversi, due degli anni Settanta e una del 1943, ma tutte testimoniano l'eleganza della sua opera su carta che si affianca alle sculture che gli hanno dato notorietà. AURORE e AMARYLLIS sono tempere e guache su cartone rispettivamente del 1971 e 1974, valutate ognuna 50.000/80.000 euro. Tempera e guache su cartone anche per SENZA TITOLO che, invece, è del 1943 ed ha una stima di 30.000/40.000 euro.
Chiudiamo questa breve rassegna tra alcuni dei vertici dell’asta con Vasilij Kandinsky e una sua opera a inchiostro su carta avorio appartenuta alla sua seconda moglie e con una ricchissima vicenda proprietaria oltre che espositiva. É SENZA TITOLO, del 1937, a catalogo per 25.000/35.000 euro.